Rotte aeree bocciate, è bagarre politica
Video sul traffico voli degli ultimi tre anni

È stato un errore, anzi un fallimento. Le opposizioni prendono al volo (è il caso di dirlo) le conclusioni di Arpa sulle rotte sperimentali, ma il sindaco Gori non ci sta e respinge le accuse. Un video che compara le rotte negli ultimi tre anni.

Chiare le conclusioni di Arpa sulle rotte sperimentali: 1.100 persone in più esposte a oltre 60 decibel nella fase del decollo. Un numero che le opposizioni prendono al volo per mettere sotto accusa la politica del sindaco di Bergamo Giorgio Gori sull’aeroporto. Il succo: lui un anno fa ha voluto i nuovi tracciati, lui ora si prende la responsabilità del dietrofront, che non porta nessun miglioramento per i quartieri e i Comuni limitrofi al Caravaggio.

Lo scontro porto dritto dritto a una campagna elettorale che giocoforza vedrà nello scalo di Bergamo uno degli snodi cruciali. Con il centrodestra e i 5 Stelle che si allineano ai comitati di quartiere nel chiedere un tetto allo sviluppo e ai voli notturni. Il sindaco però non ci sta: «Le opposizioni sbagliano a strumentalizzare questa vicenda. I fatti sono diversi» commenta Giorgio Gori, che sottolinea: «La legge impone che la Commissione aeroportuale disponga tutto il possibile per attenuare il rumore; la commissione ha ricevuto le stime di Arpa che parlavano di oltre 3.200 (scesi poi a 2.600) individui che si sarebbero avvantaggiati delle nuove rotte. Se i risultati oggi sono così difformi è evidente che non si possa andare avanti».

Con questo video anche Socialbeat - società che si occupa di analisi dei dati in tempo reale - conferma come i disagi creati dall’aeroporto si siano allargati, anziché diminuire, in questo ultimo periodo. «Dall’esame delle curve – commenta il fondatore di Socialbeat Marco Sangalli – risulta evidente come con la sperimentazione si sia allargato il fronte dell’impatto e quindi le aree interessate. Possiamo dire che rispetto ai dati del 2016 i cittadini coinvolti dal rumore siano aumentati di numero, come del resto rilevato dalla stessa Arpa». I grafici elaborati da Socialbeat si basano sul periodo da maggio fino al 1° settembre per i tre anni 2016 - 2017 - 2018, quindi prima e dopo la sperimentazione, monitorando tutti i giorni una serie dei 16 mila voli in partenza da Orio. Nel momento del decollo, che è quello più impattante, dai grafici si evince quindi che la fascia del disagio si allarga: se nel 2016, infatti, la fascia era una sola e unica, nei due anni successive le fasce diventano due, dimostrando come la popolazione colpita dall’impatto sia più numerosa. La fascia, infatti, si estende anche ai comuni dell’hinterland più esterni.

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