L’Italia soffoca nello smog
Bergamo: meglio Pm10, ma male l’ozono

«Mal’aria» il report annuale di Legambiente sull’inquinamento atmosferico evidenzia una situazione critica. I dati del 2019 certificano che anche Bergamo non rispetta i parametri imposti dall’Unione Europea. Respiriamo aria cattiva.

Bergamo è tra i capoluoghi che nel 2019 hanno la maglia nera per quanto riguarda lo smog anche se il dato riguardante le polveri sottili, Pm 10, è rassicurante, è il migliore da 10 anni a questa parte con soli 26 giorni oltre il limite di 50 microgrammi per metro cubo (guarda qui l’infografica). A preoccupare lo scorso anno è stato invece, l’ozono (O3). Siamo tra le peggiori città capoluogo con ben 72 giornate fuori limite, il massimo consentito per legge è di 35 giorni.

Cinque città italiane - Frosinone, Milano, Padova, Torino e Treviso - hanno sforato per ben 18 volte, a gennaio, i limiti di Pm10, le polveri sottili. E’ quanto emerge dal rapporto ’Mal’arià di Legambiente, che precisa come si piazzino male anche Napoli (16 giorni) e Roma (15). Nel 2019, ricorda l’associazione, sono stati 26 i centri urbani fuorilegge sia per polveri sottili (PM10) sia per l’ozono (O3). Prima Torino con 147 giornate fuorilegge (86 per il PM10 e 61 per l’ozono), seguita da Lodi e Pavia.

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