L’ultimo saluto a Dario Capitanio
«Gran lavoratore, tutti gli volevano bene»

La chiesa parrocchiale di San Zenone non è riuscita ad accogliere le centinaia di persone arrivate a Cene per l’ultimo saluto a Dario Capitanio, l’allevatore ventinovenne che martedì ha perso la vita in un tamponamento sull’autostrada A4.

Familiari, conoscenti, amici: più di quattrocento persone si sono ammassate all’interno e all’esterno della parrocchiale, unite in un silenzio composto e quasi irreale, in attesa del feretro bianco portato dagli amici del giovane.

«Dario era benvoluto ed è riuscito a portare qui tanta gente» ha detto il parroco di Cene, don Guido Sibella, che ha presieduto la celebrazione insieme a don Vittorio Rossi (parroco di Paladina) e don Claudio Federici (parroco di Abbazia di Albino). «Siamo in chiesa – ha continuato - per dire che, così come la nostra vita inizia qui con il battesimo, termina sempre qui, per dire grazie di quanto di bello abbiamo avuto in vita».

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