L’Università di Bergamo in Giappone
Nuovi accordi per un ateneo più globale

Bilancio positivo per i sette giorni trascorsi in Oriente. Il rettore, Remo Morzenti Pellegrini: «Stiamo progettando il futuro dell’Università attraverso ponti di collaborazione concreti e straordinari. Abbiamo sottoscritto accordi di collaborazione didattico-scientifica con tre atenei giapponesi: Aoyama Gakuin University e Kanagawa University a Tokyo, Kwansei Gakuin University, nel Kwansei, perché vogliamo far diventare Bergamo un ateneo globale».

Un bilancio più che positivo per l’Università degli studi di Bergamo in Giappone per sette giorni insieme ad altre 19 università italiane per valutare scambi e accordi di collaborazione. Il rettore, Remo Morzenti Pellegrini, e il prorettore all’Internazionalizzazione, Matteo Kalchschmidt, alla guida della missione che ha coinvolto venti università italiane, hanno presentato il sistema di alta formazione e ricerca italiano e l’ateneo bergamasco al salone «Studiare in Italia», organizzato dall’Istituto di cultura italiana in Giappone e dell’ambasciata italiana a Tokyo dal 9 all’11 novembre, presentando agli studenti giapponesi l’offerta formativa dedicata agli stranieri e rispondendo a un forte interesse espresso nel corso della tavola rotonda conclusiva della missione, sulla cooperazione internazionale e le politiche di scambio di competenze e studenti, aperta dall’ambasciatore italiano in Giappone, Carlo Starace, e dal direttore dell’Istituto di cultura italiana in Giappone, Paolo Calvetti.

«Stiamo progettando il futuro dell’Università attraverso ponti di collaborazione concreti e straordinari. Abbiamo sottoscritto accordi di collaborazione didattico-scientifica con tre atenei giapponesi: Aoyama Gakuin University e Kanagawa University a Tokyo, Kwansei Gakuin University, nel Kwansei, perché vogliamo far diventare Bergamo un ateneo globale, che offra alle ambizioni dei nostri giovani opportunità di studio coerenti con i loro talenti», sottolinea il rettore.

A partire dal prossimo anno accademico quindi studenti e docenti dei dipartimenti di Giurisprudenza, Scienze umane e sociali, Economia, Scienze dell’educazione, Lingue e ingegneria saranno il ponte culturale-scientifico tra Italia e Giappone. Accordi che vanno ad ampliare l’offerta nipponica, che vede partnership ormai consolidate con Ritsumeikan University (Kyoto), Kyoto Institute of Technology, Nihon University College of Engineering (Koriyama) e Tokyo Metropolitan University.

A chiusura della missione, il ricevimento della delegazione italo-nipponica presso l’ambasciata italiana a Tokyo, dove l’ambasciatore Starace ha presentato, attraverso una delegazione di Confindustria, il sistema delle imprese italiane dei settori agroalimentare, fashion e design presenti in questi giorni a Tokyo per un evento internazionale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA