In cattedrale la veglia con Papa Giovanni
Tantissimi fedeli in preghiera - Video

Il pellegrinaggio in città delle spoglie di Papa Giovanni XXIII e la visita in carcere. In serata la tappa in Città Alta: il saluto del rettore del Seminario poi l’arrivo in cattedrale.

L’ultima tappa di questa prima lunga giornata della Peregrinatio di Papa Giovanni XXIII in terra bergamasca: le spoglie del santo sono accolte nella cattedrale di Bergamo. I fedeli hanno accompagnato il corpo di Papa Giovanni in processione dal seminario fino alla cattedrale lungo via Arena, in Città Alta. 14 sacerdoti hanno trasportato la teca lungo le scale della chiesa fino all’altare: tantissimi fedeli prendono parte alla veglia. «Diceva Papa Giovanni: “Si incomincia dalla terra dove sono nato e poi si prosegue fino al punto di congiungimento con la terra dei viventi” - ha detto il vescovo Francesco Beschi -. Desidero condividere con voi i miei sentimenti, immaginando che stasera sulla nostra bella città si apra ancora la finestra. Ma non è più la finestra del palazzo apostolico, non è più la finestra che si è aperta una sera tanti anni fa, è la finestra del paradiso. È come se Papa Giovanni questa sera si affacciasse alla finestra del paradiso e guardasse noi con quel sorriso, quella voce e quell’amore. E che a noi dicesse ancora una volta quelle parole che allargano il cuore, che oggi hanno allargato il cuore della nostra città. Mi ha colpito tanto questa città, mi ha colpito questo popolo. Mi ha colpito la compostezza, un’interiore gioia, la commozione, la fede».

Le spoglie di Papa Giovanni sono giunte in Seminario accolte dai seminaristi intorno alle 19: prima il saluto all’esterno e poi l’ingresso nella chiesa ipogea. Ad accompagnare la salma il vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi, il rettore del Seminario, don Gustavo Bergamelli e il segretario generale della diocesi, monsignor Giulio Dellavite. Il vescovo ha evidenziato il valore del sacerdozio: Papa Giovanni è stato vero cristiano e vero prete.

Nei primi minuti dopo l’accoglienza la gente ha potuto avvicinarsi all’urna a pregare, si sono messi tutti in fila e avvicinati a sfiorarla. Ora inizia il Rosario con i seminaristi. Un ritorno a casa quello di Papa Roncalli nel Seminario a lui dedicato. Per Angelo Roncalli fu un luogo decisivo nella sua formazione. Da Parigi scrisse: «Sia in Occidente, sia in Oriente, non mi occorre altro, di dottrina e di direzione pratica, rispetto ai principi appresi a Bergamo».

Duecento detenuti, con le loro famiglie, hanno dato il benvenuto alle spoglie di Papa Giovanni XXIII nella casa circondariale di via Gleno intorno alle 16.45. La salma è stata accolta sulle note dell’Anghelion Gospel Choir. «Il primo pensiero è stato rivolto voi che vivete la condizione penitenziaria, le vostre famiglie e chi lavora in via Gleno quando abbiamo pensato di portare a Bergamo le spoglie di Papa Giovanni» ha detto il vescovo di Bergamo davanti alla direzione del carcere e a tutte le guardie penitenziarie, ai detenuti e alle famiglie. «Spero che il Santo Papa porti la pace nel cuore di tutti voi» ha continuato Beschi. «Una pace che alimenti la speranza che anche questa pena e le altre che ci uniscono nella prova della sofferenza non siano inutili». «Siamo tutti chiamati da questo Papa indimenticabile a lasciare libero nel nostro cuore il meglio di noi» ha detto ancora Beschi. È poi cominciata la preghiera personale vicino alle spoglie del Santo: i detenuti e le famiglie si sono avvicinati alle spoglie del Papa uno a uno per una preghiera personale.

I detenuti hanno poi ricordato la storica visita di Papa Roncalli a Regina Coeli nel 1958: «Abbiamo sbagliato, offriamo al Signore le nostre sofferenze e i sacrifici, cercheremo di essere persone nuove. A te Papa Giovanni affidiamo i nostri figli, le nostre famiglie». Un saluto anche da parte delle guardie penitenziarie.

Il pellegrinaggio di Papa Giovanni XXIII riprende intorno alle 16 verso la casa circondariale di Bergamo. Lungo il percorso cittadino tantissima gente a bordo strada per salutare il suo passaggio, come per esempio in Borgo Santa Caterina ma anche al Patronato San Vincenzo, in piazza Sant’Anna. Campane a festa per il suo passaggio.

Le spoglie di Papa Giovanni XXIII sono arrivate intorno alle 15.40 a Bergamo: ha solcato il viale a lui dedicato per poi arrivare in Piazza Vittorio Veneto tutta transennata e circondata di persone, fedeli, autorità. Il vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi, ha ricordato l’attesa di questi giorni: «La sua presenza una testimonianza di luce e pace tra noi».

Il sindaco Giorgio Gori ha ricordato le profonde radici di Angelo Roncalli in questa terra da «cui trasse la sobrietà, la capacità di osservare la realtà guardando a ciò che unisce e non a ciò che divide». Il vescovo ha ringraziato la moltitudine di persone giunte nel cuore di Bergamo, ha dato la sua benedizione «e una carezza» per ricordare proprio il gesto di Papa Giovanni XXIII.

È arrivata in terra bergamasca intorno alle 14 di giovedì 24 maggio la salma di Papa Giovanni XXIII (clicca qui per il programma della giornata). A Paderno di Seriate il grande abbraccio dei bergamaschi: una folla ha atteso il suo arrivo circondando di affetto il Papa. I ragazzi hanno sventolato le bandiere gialle e la gente aspettava da tempo il suo arrivo. Grande commozione e lacrime. Sul sagrato della chiesa parrocchiale il vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi. «Siate testimoni della bellezza del Vangelo che Papa Giovanni ha trasmesso all’umanità» è stato il primo messaggio del vescovo di Bergamo rivolto in particolare alla comunità cristiana di Seriate. Il vescovo ha ricordato che per Papa Giovanni la sua terra, Bergamo e Sotto Il Monte, erano il tesoro della sua vita. Sul sito de L’Eco la diretta di giovedì 24 maggio.

Il 24 maggio resterà nella storia della nostra città per il ritorno della salma di Papa Giovanni XXIII. Un momento di preghiera in San Pietro davanti all’altare della Gloria prima della partenza verso Bergamo. Il corteo di auto con l’urna di Papa Roncalli è dalle 7.20 in viaggio verso Bergamo. Ad accompagnarlo anche il vescovo di Bergamo Mons. Francesco Beschi e Mons. Giulio Dellavite segretario generale della Curia diocesana. Ecco la foto scattata a Roma proprio prima della partenza.

L’urna viaggia in autostrada dentro un furgone scuro, scortata dalla Polizia e dalla gendarmeria vaticana e accompagnata anche dall’auto del nostro vescovo.

L’urna sta risalendo l’Italia seguendo un itinerario segreto (anche per motivi di sicurezza). Al suo arrivo a Bergamo verrà collocata su un mezzo speciale che permetterà a tutti di vederla durante i suoi spostamenti e giungerà nella centralissima piazza Vittorio Veneto alle 15,30, passando per via Bonomelli e viale Papa Giovanni XXIII. In piazza ci sarà il saluto della città: una parte dell’area sarà riservata alle autorità e alle rappresentanze (il lato sinistro della piazza, guardando verso Città Alta), mentre l’altra parte (lato destro) sarà aperta a tutti.

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