Lutto nel mondo del giornalismo
È morto a 89 anni Giancarlo Zilio

Nato a Trento, si stabilì a Bergamo nel ’48. Iniziò a collaborare con l’Eco nel 1960. Nel ’62 diventò redattore capo, e dal’90 al ’95, vicedirettore. Poi la carriera politica.

Lutto nel mondo del giornalismo. Lunedì 12 novembre è venuto a mancare Giancarlo Zilio. Nato l’11 luglio del 1929, aveva 89 anni: vicedirettore de L’Eco di Bergamo, Giancarlo Zilio nel 2014 aveva ricevuto la medaglia d’oro per i 50 anni d’iscrizione all’Ordine dei giornalisti della Lombardia.

Nato a Trento, si stabilì a Bergamo nel ’48, subito dopo la maturità. Dopo la laurea in Lettere conseguita alla Statale di Milano, iniziò a collaborare con l’Eco nel 1960. Nel ’62 diventò redattore capo, e dal ’90 al ’95, vicedirettore. Entrò poi nel mondo della politica, e fu eletto senatore con il Partito Popolare Italiano dal 1996, nelle liste dell’Ulivo. Fu membro di diverse Commissioni tra cui quella sul sistema sanitario, l’industria e la Vigilanza Rai. Successivamente all’esperienza parlamentare, è stato coordinatore dell’Ulivo sul territorio bergamasco.

La medaglia, quella volta del 2014, la dedicò alla sua famiglia: «La dedico a mia moglie Maria Luisa, perché non è facile resistere accanto a un giornalista, e a mia figlia Tilde, perché, unica su cinque, è anche lei giornalista - aveva detto a L'Eco -. Più che una medaglia alla carriera, però è un premio alla sopravvivenza. Lo dico con ironia per me stesso, ma anche pensando a validissimi colleghi che non ci sono arrivati». E raccontò anche della sua vita a L’Eco: «Arrivai nell’estate del 1960, allora ero direttore in una scuola d’avviamento e al collegio Celana, ho sostituito Marco Nozza che stava scrivendo un libro su Garibaldi insieme a Montanelli - aveva raccontato in un’intervista del 2014 -. Poi nel ’61 il redattore culturale Gabriele Carrara è andato a lavorare all’agenzia Asca e don Spada mi ha chiesto di entrare definitivamente al giornale. Sono diventato caporedattore quando Sandro Zambetti è passato alla Gazzetta del popolo di Torino e vicedirettore nel 1990. Dalla fondazione nel 1967 al 1996 sono stato direttore anche di “Bergamaschi nel mondo” e negli anni ’80 di Teleorobica e Radio Alta».

Emozionante il suo ricordo del suo direttore Andrea Spada: «Lavorare con lui è stato bello e impossibile. Ogni mattina per tutta la redazione era una bella ripassata. Guardavamo il cappello. Se aveva una certa inclinazione, burrasca in vista» aveva ricordato.

La salma è stata composta nella camera mortuaria delle cliniche Gavazzeni. Prevista una benedizione mercoledì sera alle 19.30, i funerali saranno celebrati giovedì mattina 15 novembre alle 10 nella chiesa delle Grazie di Bergamo. Successivamente la salma sarà tumulata a Vilminore di Scalve.

© RIPRODUZIONE RISERVATA