Nubifragio: i torrenti esondano in strada
Allagamenti, tre donne intrappolate in auto

Pioggia, grandine e vento in Bergamasca: la conta dei danni. Tre donne salvate a Gavarno da Vigili del fuoco e cittadini. Allagato il nuovo centro pastorale «Casa don Giò».

La stazione del Centro meteo lombardo ha documentato la valanga d’acqua che ha travolto la Bergamasca nella serata di venerdì 24 maggio: alle 19,40 sul monte Misma in territorio di Cenate Sopra, tra Val Seriana e Val Cavallina, l’intensità della pioggia e della grandine ha toccato gli 860 millimetri all’ora. A Villa di Serio 332 millimetri all’ora. Una bomba d’acqua e grandine, che in pochi minuti ha causato la piena dei corsi d’acqua e ha intasato la rete dei tombini, con il risultato di trasformare le strade in fiumi e causare vasti allagamenti: auto intrappolate, acqua in cantine e scantinati, danni ed esondazioni. La zona più colpita quella compresa tra Cene, Nembro, Villa di Serio, Torre de’ Roveri e Scanzorosciate, ma anche il tratto della provinciale da Pedrengo all’imbocco della galleria Montenegrone, chiusa temporaneamente nei due sensi di marcia.

In via Gavarno tre donne sono rimaste intrappolate nell’auto che «galleggiava» sull’acqua: allertati i vigili del fuoco, poco prima del loro arrivo alcuni cittadini sono riusciti a farle scendere e metterle in salvo. Nell’area, oltre ai volontari della Protezione civile, a cittadini e amministratori, sono arrivate una quindicina di squadre dei vigili del fuoco, centinaia di chiamate alla caserma provinciale di via Codussi a Bergamo. A Gavarno, a causa dello straripamento del torrente Gavarnia gli automobilisti in transito sulla provinciale che dalla Tribulina di Scanzo scende verso Nembro hanno deciso per il dietrofront.

Danni al nuovo centro pastorale «Casa di don Giò»: l’acqua ha raggiunto il pianerottolo, entrando anche al pianterreno del salone. Allagato il campo da calcio. I volontari della parrocchia e della società sportiva Gavarnese – che proprio ieri si trovavano al centro pastorale per festeggiare la fine della stagione – hanno liberato il locale a secchiate.

A Scanzorosciate sono esondati i torrenti Gamberone a Negrone e il Gavarnia a Tribulina, esondata anche la Roggia Borgogna e le sue derivazioni. Sul posto, insieme a volontari di Protezione civile e della Croce Rossa, oltre alla polizia locale e ai vigili del fuoco, anche i sorveglianti di zona del Consorzio di bonifica della media pianura bergamasca, che hanno provveduto ad alzare le paratoie di altre derivazioni per consentire il deflusso dell’enorme quantità di acqua caduta in una mezz’ora. Impraticabile per circa un’ora la strada che collega Negrone a Tribulina. Anche a Villa di Serio, vasti allagamenti causati dai tombini intasati dalla grandine e dalle foglie trascinate dall’acqua. Disagi ad Alzano Lombardo, dove la violenta grandinata ha danneggiato dei semafori e intasato alcuni chiusini.

Sull’ex statale 469, la litoranea del Sebino, i vigili del fuoco da Lovere sono intervenuti per uno smottamento tra Portirone e Riva di Solto, mentre ad Adrara San Martino hanno soccorso una signora rimasta bloccata con l’auto su una strada allagata. A Foresto Sparso, scantinati allagati nella di San Michele dove sono esondate le vallette scese dai pendii. Centinaia di volontari della protezione civile hanno lavorato fino a tarda notte, insieme a cittadini, amministratori e vigili del fuoco per mettere in sicurezza strade e corsi d’acqua.

© RIPRODUZIONE RISERVATA