Maltempo Lombardia, danni per 37 milioni
Alla Bergamasca risarcimento di 6 milioni

Con una lettera firmata dal presidente Attilio Fontana, Regione Lombardia ha richiesto al capo dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, di decretare lo stato d’emergenza per i danni che hanno colpito la Lombardia durante il periodo maggio-agosto 2018.

Ammonta a 37 milioni di euro il risarcimento richiesto al Governo per i danni da maltempo dei mesi scorsi. La provincia più colpita è stata Mantova con oltre 16 milioni di euro di danni rilevati, seguita da Bergamo (oltre 6 milioni), Brescia (oltre 5 milioni), Sondrio (oltre 3 milioni) e Pavia (quasi 2,5 milioni) e a seguire, con danni minori, tutte le altre.

Bergamo è stata la seconda provincia lombarda più colpita dagli eventi calamitosi della scorsa primavera. In provincia di Bergamo sono stati quantificati danni per quasi 6,2 milioni di euro e sono state registrate 41 richieste di indennizzo da parte di una ventina di enti. Riguardano per la maggior parte gli eventi meteorici accaduti tra il 21 e il 30 maggio 2018, che hanno causato frane e inondazioni in diversi Comuni del territorio.

Con una lettera firmata dal presidente Attilio Fontana, Regione Lombardia ha richiesto al capo dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, di decretare lo stato d’emergenza per i danni che hanno colpito la Lombardia durante il periodo maggio-agosto 2018 e hanno interessato quasi tutte le province, fornendo, a integrazione della richiesta, le stime aggiornate attraverso le schede RASDA (Raccolta Schede Danni, il sistema on line con cui gli enti locali segnalano a Regione Lombardia i danni da eventi calamitosi).

«Sono stati stimati in totale - ha spiegato l’assessore al Territorio e Protezione civile, Pietro Foroni - all’incirca 12 milioni di danni alle infrastrutture, quasi 10 milioni al territorio, 6,4 milioni a privati, 7 milioni ad attività commerciali, industriali e artigianali. Ricordo che da parte nostra abbiamo messo immediatamente in campo risorse pari a 4,2 milioni di euro solo interventi di somma urgenza e quindi per interventi straordinari per far fronte ai dissesti idrogeologici. Ora che la richiesta dello stato di emergenza con i relativi danni è stata inoltrata ufficialmente mi attiverò da subito con la Protezione civile perché l’iter proceda il più speditamente possibile, e sia i cittadini, che gli enti locali possano avere quanto prima ciò che spetta loro per le avversità subite».

Diversi sopralluoghi sono stati già compiuti da funzionari regionali e della Protezione civile nazionale nella seconda metà agosto. Le stime dovranno poi essere approfondite, verificate e validate nel corso dell’istruttoria che la Regione farà a seguito della dichiarazione di stato d’emergenza.

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