Maturità: esami dal 17 giugno in presenza
«Obiettivo studenti a scuola a settembre»

«A settembre farò la sintesi rispetto alle diverse proposte, alle valutazioni che arriveranno dal Comitato tecnico-scientifico, dagli Enti locali. Il nostro obiettivo è di riportare gli studenti a scuola».

«Ci attiveremo con gli Enti locali per riportare i nostri studenti a scuola». Così la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, sabato 16 maggio, nel corso di una videoconferenza stampa sulle ordinanze riguardanti gli esami di Stato del primo e del secondo ciclo e sulla valutazione finale delle studentesse e degli studenti.

«Tenere le scuole chiuse è stato difficile, perché l’Italia vuole riaprire, ma il senso di responsabilità ci impone di tenerle chiuse anche se resta una scelta difficile. È stata una scelta politica affidarsi al comitato-tecnico scientifico. Tenere le scuole chiuse ha permesso di salvare vite umane, evitando il dilagare del contagio».

«Quest’anno - sono sempre parole di Azzolina - ci sarà un sistema diverso di valutazione perché questo è un anno diverso per tutti. Il principio resta quello che non si deve lasciare indietro nessuno studente. Bisogna ripartire a settembre ma con una valutazione seria. Nessun 6 politico, le valutazioni ci saranno, ma gli studenti potranno recuperare le insufficienze. Se uno studente prende un voto sotto la sufficienza ha il diritto di recuperare. Solo in casi circoscritti c’è la possibilità di non ammettere, come la mancata frequenza o nel caso di chi abbia ricevuto note su gravi comportamenti».

«Gli esami di stato sulla maturità iniziano il 17 giugno, non ci saranno prove scritte, ci sarà un colloquio orale di una durata massima di un’ora. La prima fase prevede la discussione di un elaborato su discipline di indirizzo; la seconda una discussione su un testo di italiano, e poi ci sono materiali che verranno assegnati agli studenti. I commissari saranno interni, lo studente spiegherà le conoscenze di cittadinanza e Costituzione e delle esperienze scuole-lavoro. Mi piacerebbe che gli studenti potessero parlare di come hanno vissuto questo momento di coronavirus. Tutti verranno ammessi con un credito pari a 60 mente gli esami orali potranno valere fino a 40 crediti». Il ministro ha anche specificato: «Come governo abbiamo ritenuto fosse opportuno fare gli esami di stato in presenza. Decisione che dobbiamo leggerla nell’arco di lungo periodo».

«Il governo - ha aggiunto - ha agito in questi mesi tenendo chiuse le scuole, scelta non semplice, decisione che ho condiviso anche se difficile per un ministro dell’Istruzione che proviene dalla scuola. Si prendono decisioni pensando al bene comune». «Abbiamo bisogno di studenti preparati, invito gli studenti ad essere responsabili e di vivere con serenità questo momento».

«Per la scuola media avevamo detto che gli studenti avrebbero dovuto presentare un elaborato. Abbiamo ascoltato le richieste delle scuole che ci hanno chiesto di dilatare nel tempo le procedure degli esami. Gli studenti scriveranno un elaborato, lo discuteranno online, ma avranno più tempo, avranno tempo per farlo fino al 30 giugno».

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