Minacce all’ex capo della Digos
Bergamo, nuovi guai per il Bocia

Claudio Galimberti, capo ultrà dell’Atalanta, è finito di nuovo davanti al giudice con l’accusa di aver minacciato Giovanni Di Biase.

Claudio Galimberti, capo ultrà dell’Atalanta, per tutti il «Bocia», è finito un’altra volta in Tribunale. Questa volta l’accusa a suo carico è di minacce aggravate e la «vittima» è l’ex capo della Digos Giovanni Di Biase: a lui Galimberti, presentatosi in questura per un Daspo con obbligo di firma, si sarebbe rivolto con queste frasi: «Io vado in carcere, ma ti faccio una testa così». E ancora, rincarando la dose: «Avrei voglia di darti una testata, ti voglio da solo». Poi concluse con una frase riferita ai circa duecento tifosi che lo avevano accompagnato fino in via Noli e che lo aspettavano fuori: «Qui non succede niente, se vuoi». Di Biase lo querelò per minacce, affidandosi all’avvocato Michelle Vavassori.

La Procura aveva già chiesto l’archiviazione, ma il gip aveva disposto l’imputazione coatta, motivo per cui il Bocia, assistito dall’avvocato Andrea Pezzotta, è finito di nuovo davanti al giudice dell’udienza preliminare giovedì 7 marzo: l’udienza è stata però rinviata per un vizio di notifica.

© RIPRODUZIONE RISERVATA