Moro: facciamo i turni per spalare - Video
«Qui è un oceano di neve in movimento»

L’alpinista Simone Moro resta bloccato dal maltempo al campo base, a quota 4.800 metri, nel tentativo di conquistare il Manaslu, che con i suoi 8.163 metri è l’ottava montagna più alta della Terra. È insieme a Pemba Gelje, che non è un semplice sherpa ma un alpinista esperto.

«Teniamo duro, il morale è altissimo. Non ho mai visto nevicare così – sottolinea Moro – e facciamo i turni senza pausa per spalare, spalare e spalare neve fuori dalla tenda».

Una gallery con le fotografie e il video inviato dall’alpinista è su www.orobie.it.

Moro stringe i denti e incrocia le dita in attesa di un miglioramento delle condizioni meteo per poter riprendere la salita al Manaslu, il suo quinto Ottomila in prima invernale dopo Shisha Pangma (nel 2005), Makalu (2009), Gasherbrum II (2011) e Nanga Parbat (2016). Questa l’aveva già tentata con Tamara Lunger quattro anni fa, ma erano stati ostacolati dal maltempo.

«La situazione è brutta e quindi dobbiamo poterci concentrare a spalare e tenere libera una sola tenda». Si fanno turni continui per lo sgombero della neve. Si rompesse la tenda cucina, sarebbe guai seri. «Gas e benzina ci bastano per sei giorni, il cibo per qualche giorno in più – è il punto di Moro –. Qui è un oceano di neve in movimento, valanghe gigantesche ovunque. Il campo base è stato saggiamente posizionato su un cocuzzolo, ventoso ma ben sicuro».

© RIPRODUZIONE RISERVATA