Neonata salvata via telefono dal 118
L’infermiere: sono tornato a casa felice

Ha salvato una bimba nata in casa dando indicazioni via telefono alla vicina sulle manovre di massaggio cardiaco. L’infermiere: «Non sono un eroe ma quando sono tornato a casa e ho visto i miei figli ho pensato che un giorno anche quella piccina potrà giocare felice come loro».

Non vuole rendere pubblico il suo nome e non si sente un eroe ma un infermiere, un papà di 37 anni, dalla sala operativa del 118 all’interno dell’ospedale Papa Giovanni XXIII ha salvato giovedì 22 febbraio la vita via telefono a una bimba nata in casa nel Bresciano con il cuore fermo. «Non mi sento un eroe – racconta –, ho fatto solo il mio mestiere, sono solo un tassello di un puzzle dove tutto è andato al posto giusto».

«Però - ammette – quando sono tornato a casa e ho visto i miei figli giocare, ho pensato che un giorno anche quella piccina potrà giocare come loro». Tutto giovedì 22 febbraio è accaduto velocemente. Una donna, già madre di cinque figli, ha dato alla luce una bambina in casa a Borgosatollo, in provincia di Brescia. Richiamata dalle urla della madre, è arrivata in soccorso una vicina di casa che ha subito chiamato il numero di emergenza. La telefonata è stata passata alla sala operativa del 118 di Bergamo che ha cercato di teleguidare il parto della donna. La bimba è nata in arresto cardiaco e, sempre guidata dall’infermiere, la vicina è riuscita ad applicare le manovre di rianimazione con il massaggio cardiaco. «Che emozione - dice l’infermiere – quando mi ha detto che si stava muovendo». Un’operazione molto delicata, che è andata a buon fine. All’arrivo dei soccorsi la bimba era in buona salute così come la madre.

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