«Nessun liberi tutti, attenti ai miraggi»
Arcuri, sono già morte 16.533 persone

Il commissario straordinario del governo all’emergenza coronavirus in conferenza stampa fa il punto della situazione in Italia. « Dovremo abituarci a portare le mascherine per molto tempo . Inaccettabili le speculazioni sui prezzi, segnalateli».

«Il numero di uomini e donne che perderanno la vita per il virus continuerà a crescere. Nei prossimi giorni in vista della Pasqua non dimenticate mai che si è portato via già 16.523 vite umane. Torno a supplicarvi, nelle prossime ore non cancellate mai questo numero dalla memoria. Attenti a illusioni ottiche, pericolosi miraggi, non siamo a pochi passi dall’uscita dell’emergenza, da un’ipotetica ora X che ci riporterà alla situazione di prima, nessun liberi tutti per ritornare alle vecchie abitudini». Lo ha detto il commissario Domenico Arcuri in conferenza stampa alla Protezione civile.

MASCHERINE E SPECULAZIONI SUI PREZZI. «Una mascherina chirurgica non può essere rivenduta ad un prezzo 10 volte maggiore del costo, questo non è libertà di mercato ma una speculazione due volte insopportabile, perché non si specula sui bisogni degli altri e perché non si specula sulla vita degli altri». Ha detto Arcuri dopo una serie di segnalazioni sul rincaro dei prezzi delle mascherine. «Anche pochi casi sono intollerabili - ha aggiunto - vanno denunciati e combattuti. Le forze dell’ordine sono già intervenute e continueranno a farlo».

Per le prossime settimane l’Italia potrà contare su 650 milioni di mascherine. Lo ha detto il commissario Domenico Arcuri in conferenza stampa sottolineando che non c’è da fare «alcun ottimismo» anche se «per quanto riguarda le forniture il peggio è ormai alle spalle, grazie al lavoro prezioso di tanti». Arcuri ha poi affermato che oggi sono state consegnate 4,8 milioni di mascherine e che nei precedenti sette giorni si è superato i 20 milioni. «Ci stiamo stabilizzando su una distribuzione in tempi assai rapidi e ragionevoli» ha aggiunto ricordando che nei prossimi giorni arriveranno 17 voli cargo con dispositivi di protezione individuale.

VENTILATORI. A ieri sera sono stati consegnati e installati 1904 ventilatori polmonari, 368 solo nell’ultima settimana, 53 al giorno. Ma c’è una chiara linea di indirizzo condivisa con il governo: terapie intensive meno sotto stress da qualche giorno e numero ricoveri che inizia a decrescere non modificano il nostro piano di implementazione, specie verso le regioni del sud. Abbiamo privilegiato le regioni del centro nord, travolte da uno tsunami imprevedibile per tutti, ma non dobbiamo costruire l’ennesima disuguaglianza in infrastrutture e dotazioni tra Sud e Nord del Paese. Per una volta pensiamo a come sarà il nostro Paese quando il coronavirus sarà alle spalle».

TENDENZA CONTAGI. «Dal bollettino della sofferenza, anche ieri i dati confermano una prima parziale inversione tendenza del contagio. Dopo settimane di duri sacrifici questa inversione è una boccata di ossigeno».

USCITA DALLA FASE 1Siamo all’inizio di una lunga fase di transizione e sarebbe imperdonabile non perseverare» con le misure di contenimento «rendendo inutili i sacrifici fatti finora». Lo ha ribadito il commissario Domenico Arcuri parlando delle possibili riaperture e sottolineando come sia “fondamentale a Pasqua continuare a rispettare rigorosamente il distanziamento sociale e le misure di prevenzione». «Le prossime saranno giornate fondamentali - ha aggiunto - non dobbiamo commettere errori nei prossimi giorni e tenere gli occhi aperti” perché «non si possono sbagliare i modi di uscita dalla cosiddetta Fase 1».

DECRETO CURA ITALIA. Per l’incentivo Cura Italia per aziende che decidono di produrre o di riconvertirsi alla produzione di mascherine, «a ieri sera avevamo ricevuto 479 domande, 32 più di sabato; sono stati approvati i primi 36 investimenti per un totale di 16,3 milioni (in 17 casi per ampliare la produzione, in 19 per riconvertire), ancora sabato scorso erano 30». Così il commissario Domenico Arcuri in conferenza stampa. Alla domanda se qualcuno stia tentando di approfittare della situazione il manager ha risposto: «I requisiti soggettivi per accedere agli incentivi pubblici sono e saranno sempre la prima barriera. Gli uffici prima verificano chi sta chiedendo l’incentivo. In questo momento vista la rilevanza della materia purtroppo approcciano ad occuparsene anche soggetti poco raccomandabili - ha aggiunto Arcuri -. Sono certo, e ringrazio le procure, che nessun italiano che non ha le caratteristiche individuali e progettuali per accedere a questo incentivo vi acceda. Ma i valutatori non pensano solo a quante mascherine si fanno al giorno»

ON LINE ANCHE DATI SU FORNITURE SANITARIE. «Dopo aver messo online a disposizione di tutti i dati sulle forniture sanitarie alle Regioni, presto metteremo anche tutti i dati sui nostri acquisti, con fornitori, quantità, sconti e modalità di ingaggio dei fornitori. Prepariamo un software, presto accadrà».

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