Neve sul Coca? Non è un’eccezione
La vera anomalia è il caldo africano

Una spruzzata di neve in una notte di luglio a oltre 2700 metri di quota non è un’anomalia quanto lo sono invece le settimane di caldo africano che hanno caratterizzato giugno e luglio.

La breve nevicata della notte scorsa sulle vette più alte delle Orobie (oltre 2.700 metri di quota), a prima vista può costituire una sorpresa, ma in realtà non è certo un evento raro. Nello specifico, si è trattato di una piccola depressione proveniente da Nord che, nella media troposfera (a 5.500 mt di quota circa), portava con sé aria particolarmente fredda (fino a -14°C circa); anche a 3.000 metri di quota si registravano temperature di poco inferiori allo zero, che sono state determinanti per generare le sporadiche nevicate di tipo temporalesco che abbiamo avuto (fin sotto 2.700 mt di quota).

Evento meteorologico, questo, che per la breve durata nel tempo (una notte), non costituisce, quindi, proprio una sorpresa nell’estate orobica, che da sempre ha conosciuto episodi simili. La vera anomalia termica, semmai volessimo trovarla, è da attribuire invece alla recente presenza dell’anticiclone africano che, per almeno una decina di giorni (e non una notte!), ha innalzato le temperature a livelli record, davvero poco consone alle nostre latitudini. In conclusione: dal punto di vista climatico, sulle nostre montagne è più «corretta» una fugace e moderata nevicata estiva in vetta al Pizzo Coca, che i quasi venti gradi che furono registrati il 27 giugno scorso!

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