«Non sono riuscita a salvarlo...»
Giovane papà 21enne muore annegato

Il racconto di Natasha Tua, 41enne di Curno, ancora sotto shock quando domenica a Spinone ha tentato di salvare Karim Traore, 21enne e giovane papà morto nelle acque del Lago d’Endine.

«Mi sono tuffata d’istinto. Volevo salvarlo, ma non l’ho proprio visto. Ho fatto il giro del pontile due o tre volte. Probabilmente il corpo era già scivolato in basso». È il racconto di Natasha Tua, 41enne di Curno che domenica 30 luglio stava trascorrendo il pomeriggio sulle sponde del lago a Spinone. La donna è ancora evidentemente scossa per quanto accaduto al giovane ivoriano annegato. Si chiama Karim Traore, 21 anni, richiedente asilo ospite a Vigano, già padre di un bambino, era andato con gli amici a fare il bagno.

Forse un malore, non è più riemerso. «Io e mio marito eravamo seduti vicino a questi ragazzi di colore, ci hanno avvisati loro di quello che era successo dicendoci che il loro amico era entrato nel lago e non tornava più su – prosegue la 41enne –. Non ci siamo accorti di nulla, niente urla disperate ma molta compostezza. D’istinto mi sono lanciata in acqua, pur non sapendo nuotare più di tanto. Ho percorso più volte la zona vicino ai paletti del pontile. Non sono rimasta in superficie, ho immerso la testa sott’acqua ma non si vedeva niente». Il tentativo di soccorso della donna, così come quello di un 50enne di Casazza, non è andato a buon fine. Dopo un’ora sono stati i sommozzatori a rinvenire il corpo sul fondale.

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