Edilizia, nuove norme in atto
Ecco le 58 opere «senza pratica»

Il provvedimento definisce gli interventi che non richiedono più un titolo abilitativo: dall’installazione di tende ai gazebo di dimensioni ridotte.

Un «riordino» per semplificare la vita dei cittadini e degli uffici della pubblica amministrazione. Da qualche mese è in vigore il «Glossario delle opere di edilizia libera», un provvedimento che cerca di elencare nella maniera più chiara possibile le opere che non richiedono più un titolo abilitativo, cioè quei lavori per cui non si dovranno avviare pratiche come la comunicazione di inizio lavori (Cil), la comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila), la segnalazione certificata di inizio attività (Scia) o il permesso di costruire.

Il provvedimento pubblicato in Gazzetta ufficiale non è una vera e propria liberalizzazione, ma è una «specifica» che dipana gli eventuali dubbi su materie dove la burocrazia negli ultimi anni era stata «limata». Cinquantotto le opere elencate nel glossario, principalmente raccolte nella categoria della manutenzione ordinaria, cioè quegli «interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti».

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