Nuovo riconoscimento per Matteo Maestri
È tra i ricercatori più influenti del 2019

Un bergamasco è stato selezionato nella «Class of Influential Researchers 2019».

Matteo Maestri, ricercatore partito dai banchi del Sant’Alessandro, è stato inserito dalla rivista «Industrial & Engineering Chemistry Research» edita dalla American Chemical Society nella selezione «Class of Influential Researchers 2019» («Classe dei ricercatori influenti 2019»).

Questa selezione vuole premiare il lavoro di ricercatori all’inizio della carriera (primi dieci anni di carriera indipendente) che stanno portando avanti progetti di ricerca di alta qualità e impatto nell’ambito della chimica applicata e ingegneria chimica. La scelta dei nomi è stata effettuata dal team degli editori della rivista e dal comitato editoriale internazionale. Sono stati selezionati 32 ricercatori da tutto il mondo.

La lista è riportata qui e on line c’è anche il contributo del prof. Maestri incluso nel numero speciale della rivista scientifica.

Matteo Maestri, per i suoi studi sulla catalisi eterogenea, è stato inserito nel 2017 nella lista dei migliori ricercatori italiani under 40. Trentanove anni, di Bergamo, è già professore associato al Politecnico di Milano, dove ha lavorato al Laboratorio di catalisi e di processi catalitici del Dipartimento di Energia. Dopo la maturità classica al Sant’Alessandro, per lui gli studi in Ingegneria chimica al Politecnico di Milano, con laurea e dottorato, e numerose esperienze all’estero: prima un periodo alla University of Delaware (negli Stati Uniti), poi un’esperienza alla Fondazione Alexander von Humboldt Fritz Haber Institut der Max Planck Gesellschaft di Berlino alla Technische Universität München, sempre in Germania. «Nel 2015 – aveva raccontato a L’Eco nel 2017 – abbiamo vinto un finanziamento Erc (European research council), fondi che ci hanno permesso di avviare le attività del laboratorio dedicato proprio al mio progetto: capire come funzionano i catalizzatori, per capire tutto quello che sta alla base di questi processi». I risultati non sono mancati».

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