Ospedale, archiviata l’inchiesta sulla «trincea»
Scagionati i quattro dirigenti indagati

Per l’opera drenante la Procura ipotizzava l’abuso d’ufficio. Il pm sull’esito delle indagini: «Carenze progettuali e strutturali, ma nessun dolo».

Le irregolarità e i problemi, rispettivamente, ci sono state e ci sono, ma non così invece le responsabilità e, quelle poche eventualmente ipotizzabili, sono troppo risalenti nel tempo per essere penalmente perseguite. Con questa motivazione, nella sostanza, si è chiusa la maxi-inchiesta del pm Giancarlo Mancusi sull’ospedale Papa Giovanni XXIII.

Nata a cavallo dell’inaugurazione della nuova struttura, tra fine 2012 e inizio 2013, ora l’indagine ha visto arrivare anche la parola fine: il giudice per le indagini preliminari Maria Luisa Mazzola ha infatti accolto la richiesta di archiviazione avanzata per i quattro indagati dal pubblico ministero. A finire nel mirino della Procura di Bergamo erano stati, nel 2013, l’allora direttore generale Carlo Nicora, i suoi predecessori Stefano Rossattini e Carlo Bonometti, e il direttore amministrativo dell’epoca Peter Assembergs, assistiti quest’ultimo e Nicora dagli avvocati Mario Brusa di Milano e Andrea Alberti, Rossattini da Giovanni Quadri di Milano e Bonometti dall’avvocato Roberto Bruni. Tutti ora sono stati definitivamente scagionati.

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