In dieci giorni e gratis - Le foto
Ecco l’ospedale dei bergamaschi

Pronto entro giovedì 2 aprile il presidio dell’Ana. Volontari alpini e artigiani da tutta la provincia hanno lavorato gratuitamente. Oggi arriva l’assessore Foroni. Il reportage di un giovane fotografo bergamasco, Lorenzo Zelaschi.

Sarà l’ospedale dei bergamaschi, perché in 10 giorni gli alpini dell’Ana e duecento artigiani (tra cui tifosi della Curva Nord) accorsi da tutta la provincia l’hanno tirato su lavorando come dannati contro il tempo, e gratis. Un presidio a tutti gli effetti, con 14 camere realizzate in legno per 142 posti, di cui 72 di terapia intensiva e sub intensiva, insomma non brandine allestite sotto tensostrutture. Sarà pronto tra oggi e domani e, chissà, già nel fine settimana potrebbe essere inaugurato. Ieri era in via di ultimazione, i volontari stavano sistemando letti e arredi e cominciavano a posizionare anche le prime sofisticate apparecchiature.

Sempre ieri mattina è stato terminato il circuito più delicato, quello che porterà l’ossigeno alle postazioni dei pazienti. Il suo collaudo, insieme a quello degli impianti elettrici e idraulici è in programma oggi. Per posare i 600 metri di condutture per i gas medicali sei persone hanno lavorato negli ultimi 5 giorni. «La nostra ditta, saputo che c’era bisogno di esperti, si è proposta gratuitamente – spiega Roberto Berta, amministratore delegato di Abm System di Azzano San Paolo -. I dipendenti che vengono a lavorare qua sono pagati da noi. La nostra azienda è momentaneamente chiusa, perché lavoriamo per lo più con Comuni e con la Provincia di Bergamo e ora non è possibile accedere ai loro stabili. Ci occupiamo di impiantistica idraulica e di aria condizionata e della relativa manutenzione. Siamo venuti a lavorare perché abbiamo la sede a 500 metri in linea d’aria da qui e ci sembrava scorretto non dare una mano. Con noi hanno lavorato altre due aziende, una per la saldatura delle tubazioni, l’altra per la posa dei silos con l’ossigeno».

La società di telecomunicazioni Eolo ha messo a disposizione gratuitamente la connettività. «In questo momento difficile – recita un comunicato dell’azienda – siamo tutti chiamati a dare il nostro contributo, provando a supportare il più possibile chi è in prima linea nella lotta al virus».

E a dare una mano è scesa in campo anche l’Anc, l’Associazione nazionale carabinieri che raccoglie gli ex militari di leva e in pensione, occupata in questo periodo anche nella vigilanza delle strade del centro città e nella distribuzione di mascherine e medicinali a cittadini impossibilitati a muoversi da casa. Una quindicina di soci ogni giorno presidia dalle 8 alle 20 gli ingressi della Fiera di via Lunga (i turni di vigilanza notturna sono coperti da volontari Ana), dove è stato allestito l’ospedale da campo. Il loro impegno è destinato a protrarsi e ad aumentare quando il presidio diventerà operativo. «Adesso siamo in una quarantina ad alternarci, soci delle sezioni di Bergamo, Ponte San Pietro e Villa d’Almè – illustra Luca Mazzucchelli, responsabile del nucleo volontari dell’Anc bergamasca -, ma presto in ausilio arriveranno le sezioni di Grumello e della Media Valeriana, perché il lavoro aumenterà. Ci saranno da vigilare l’ingresso principale, poi quello riservato alle ambulanze e quello per i fornitori. In più qualcuno di noi sarà addetto ai monitor del circuito di videosorveglianza. Inoltre, credo che il periodo sarà purtroppo lungo e dunque più siamo più abbiamo la possibilità di spalmare gente sui turni».

Anche loro, oltre che gli alpini e tutti gli artigiani volontari, vorrà ringraziare oggi l’assessore regionale al Territorio e alla Protezione civile Pietro Foroni che in via Lunga è atteso alle 15 per un sopralluogo.

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