Parcheggio della Fara, dopo l’esposto
la Procura di Bergamo apre un fascicolo

Avviata un’indagine esplorativa (per ora senza ipotesi di reato) sulla mancata valutazione d’impatto ambientale. Il Comune: pronti a chiarire.

Era effettivamente necessario richiedere la procedura di Valutazione d’impatto ambientale (Via) per il cantiere del parcheggio della Fara, come sostiene il comitato No Parking Fara nell’ultimo esposto depositato venti giorni fa in Procura e inviato ai ministeri dell’Ambiente e dei Beni culturali, alla Soprintendenza, alla Regione, al Comune e all’Autorità anticorruzione, sulla scorta di una precedente lettera di «richiamo normativo» sulla Via inviata dalla Regione a Palafrizzoni? Fu strategicamente (e volutamente) «evasiva» la comunicazione del Segretariato del progetto Unesco presso il Comune agli stessi uffici Unesco sull’esistenza del cantiere e sul possibile impatto dannoso che avrebbe potuto avere sulle Mura venete, oggetto della visita degli ispettori nel 2016? Gli interrogativi sono al centro del fascicolo esplorativo aperto dal pm Giancarlo Mancusi dopo il sopralluogo della scorsa settimana sul cantiere di via Fara.

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