Passaporti, emergenza rientrata
In 8 mesi più 40%: 26mila in tutto

Il questore: «La cittadinanza non deve preoccuparsi, assolutamente: noi il passaporto lo diamo a tutti».

Via Noli, ufficio Passaporti della questura, mattinata di fine estate. Il lungo inverno delle polemiche per quel documento ha lasciato spazio a una stagione con meno patemi. Lo dimostrano i numeri: dall’inizio dell’anno a fine luglio, i passaporti «stampati» dalla questura e dal commissariato di Treviglio – l’altro punto della Bergamasca adibito a tale ruolo – sono stati 24.495, contro i 17.412 dello stesso periodo del 2016, in sostanza il 40% in più. Se si aggiungono anche i numeri (quasi definitivi) di agosto, il pallottoliere tocca quota 26.584 rilasci.

L’«agenda on line» resta il canale da utilizzare per garantirsi la prenotazione della pratica: ogni mattina, alle 8 in punto, sul sito www.passaportonline.poliziadistato.it si aprono le prenotazioni per un singolo giorno che cade a quattro settimane di distanza. È questa l’«innovazione» - introdotta nei mesi scorsi - che ha permesso di gestire meglio la ressa di richieste: prima, l’agenda on line apriva il venerdì a mezzanotte con la possibilità di prenotare appuntamenti sull’intera settimana (distante almeno un mese); così facendo, in un minuto tutta la settimana veniva «bruciata», e al cittadino toccava aspettare altri sette giorni. Ora, invece, già il giorno seguente c’è una nuova possibilità. «La cittadinanza non deve preoccuparsi, assolutamente: noi il passaporto lo diamo a tutti», spiega il questore GIrolamo Fabiano: «Vogliamo arrivare a un perfetto equilibrio tra quanti si prenotano e quanti hanno l’effettiva necessità di un’urgenza. Il nostro desiderio è quello di non far fare troppa coda e non creare preoccupazioni ai cittadini».

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