Patenti facili, la difesa delle scuola guida
«Regali ma senza secondi fini»

Si difendono alcuni titolari di scuola guida coinvolti nell’ambito dell’inchiesta sui favori agli esaminatori della Motorizzazione civile per ottenere patenti facili.

«Erano solo regali, come quelli che si fanno a Natale, ma senza alcuna pretesa di ritorno di favori»: si difende così uno dei titolari di scuola guida sentiti nell’ambito dell’inchiesta che ha coinvolto ben 12 persone, tre esaminatori della Motorizzazione civile e nove titolari di autoscuole della Bergamasca. L’inchiesta ha messo in luce richieste implicite ed esplicite di soldi, lavaggi auto, pieni di benzina, pranzi: un vero e proprio kit per addomesticare l’esaminatore e ottenere patenti facili.

Un fenomeno attestato tra la metà del 2016 e la metà del 2017 stroncato dalla polizia stradale di Bergamo. Una ventina i casi accertati, anche grazie alle riprese video effettuate di nascosto dalla polizia giudiziaria della Stradale e durante le quali si vedono gli episodi di presunte concussioni o corruzioni.

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