Pensioni di cittadinanza: poche richieste
Ma le «minime» toccano quota 100mila

Sono più di 100 mila le pensioni sotto i 500 euro in Bergamasca a fronte di poche centinaia di richieste delle pensioni di cittadinanza. «La misura non risolve le povertà del territorio» rileva la Cisl Bergamo.

Sono poche centinaia le richieste di pensioni di cittadinanza elaborate dal Caf Cisl e dall’Inas Cisl a fronte di oltre 100 mila pensionati che vivono con la minima. Lo rileva la Cisl Bergamo.

«In Lombardia le domande di reddito di cittadinanza presentate sono 57.660 in tutto di cui 18.035 respinte: di queste le pensioni di cittadinanza elaborate dal Caf Cisl e dall’Inas Cisl Lombarde sono al momento 947 e anche aggiungendo quelle caricate dai patronati gestiti da altri sindacati e associazioni o quelle presentate in autonomia, i numeri restano bassi – spiega Caterina Delasa, segretaria generale di Fnp Cisl Bergamo –. Per Bergamo le domande di pensione di cittadinanza sono 169 (quelle elaborate dagli uffici di Inas e Caf). Tenendo conto che la percentuale delle domande respinte si aggira sul 30-40% la sproporzione fra il numero degli assegni inferiori a 780 euro e le pensioni di cittadinanza che verranno erogate è gigantesca e la misura appare del tutto irrilevante».

«Infatti, sappiamo che a Bergamo sono erogate 135.254 pensioni sotto i 500 euro tra vecchiaia, invalidità, reversibilità, assegno sociale, anche se in questo numero c’è per fortuna chi percepisce più di un assegno pensionistico. Quindi, come per la misura più famosa, il reddito di cittadinanza, anche sulla pensione di cittadinanza si stanno allungando ombre circa l’effettiva ricaduta su quello che avrebbe dovuto essere il target primario della manovra: la fascia di povertà» rileva Caterina Delasa.

Secondo i calcoli dell’Inps, infatti, sembra inevitabile che alla fine resteranno escluse dal sussidio anche molte persone in situazione di grave difficoltà. A meno che nel nucleo familiare non sia presente una persona con disabilità, infatti, è necessario che tutti i componenti abbiano almeno 67 anni. Un altro aspetto controverso riguarda la casa di proprietà. I pensionati che ne hanno una (e soprattutto a Bergamo sono la quali totalità) non hanno diritto al contributo per l’affitto. Tenendo conto che i pensionati over 70 con pensione minima ricevono una quota aggiuntiva di 136 euro, alla fine non hanno la possibilità di ricevere nulla e sono esclusi dalla pensione di cittadinanza.

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