«Per crescere in coscienza civica»
Alpini a favore della leva obbligatoria

L’Associazione nazionale alpini (Ana) chiede il ripristino di un periodo di leva obbligatoria «per tutti i giovani, maschi e femmine, nelle modalità che la politica vorrà individuare».

«L’idea - si legge in una nota - è quella di chiedere ai giovani di assumersi la responsabilità attraverso un servizio al Paese, incontrando una sensibilità che sta crescendo non solo nelle associazioni d’Arma ma anche tra la gente, nel popolo».

«Tale servizio non necessariamente deve essere un servizio armato ma sicuramente un ausilio alle istituzioni militari e non, ma sempre rivolto al bene comune della Patria. Noi la sensibilità al servizio abbiamo potuto assimilarla sotto naja, oggi dovrebbe essere ugualmente un bagaglio formativo imprescindibile per un giovane che si appresta ad entrare nella società». «Certo - prosegue l’Ana - non siamo perfetti, ma le prove della bontà di cosa siamo le abbiamo da quasi un secolo sotto gli occhi. Qualcuno di chi ci governa si è mai chiesto come mai l’Ana è una delle realtà più attive nel mondo della solidarietà? E qualcuno si è mai chiesto come faccia ad elargire 70 milioni di euro in solidarietà ogni anno? Ecco, lo Stato dovrebbe concorrere a ricreare urgentemente un terreno in cui ogni giovane debba essere educato e poter crescere in coscienza civica, per sfuggire alla desertificazione del senso comune». «Crediamo sia possibile creare le condizioni per un rilancio morale e sociale del nostro Paese, evitando di consegnare questa speranza esclusivamente al mercato», conclude l’Ana.

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