Per Maroni ipotesi premier, c’è Fontana
Gori: partita aperta; Violi: siamo in gioco

Il terremoto annunciato è arrivato. Il governatore uscente, Roberto Maroni, non si ricandiderà alla guida della Regione per il centrodestra. Al suo posto correrà un altro leghista, l’ex sindaco di Varese ed ex presidente del Consiglio regionale, Attilio Fontana. Che verrà presto a Bergamo.

L’avvicendamento è stato annunciata sui Social dal segretario della Lega, Matteo Salvini: «Grazie a Roberto Maroni e alla sua squadra, buon lavoro al bravo Attilio Fontana per i prossimi 5 anni». A dare il via libera a Fontana il Consiglio nazionale della Lega Lombarda, che ha votato per acclamazione a favore della candidatura dell’ex sindaco di Varese. Fontana nel pomeriggio di lunedì ha ringraziato il suo partito «per la fiducia», dopo la conferenza stampa di Maroni della mattina.

L’ex ministro ha comunque assicurato che non andrà «in pensione» e di essere «a disposizione se dovesse servire». Insomma, il governatore è pronto a trasferirsi a Roma se dopo le elezioni dovesse arrivare un incarico da ministro o addirittura da premier, come ventilato da qualcuno. Secondo alcune indiscrezioni Maroni potrebbe candidarsi come parlamentare, probabilmente in Senato.

Il cambio del candidato non cambia lo spirito della Lega, soprattutto bergamasca, pronta a sostenere la corsa del nuovo aspirante presidente della Lombardia. Per questo il movimento si è già messo in moto per organizzare proprio qui la prima uscita ufficiale di Fontana dopo l’investitura a successore di Maroni. I vertici orobici del Carroccio assicurano che il candidato nel weekend sarà in Bergamasca. Ora e luogo (in città o in provincia) ancora da definire, in base alla disponibilità degli spazi, ma l’appuntamento è già confermato.

Inevitabili i commenti dei due avversari, Giorgio Gori e Dario Violi. «Con Fontana non cambia molto, incarna lo stesso modello amministrativo rispetto al quale voglio essere alternativo. La partita è aperta» ha detto il sindaco di Bergamo; «Gli eventi degli ultimi giorni ci tengono in gioco in modo determinante, sia per il ritiro di Maroni sia per il fatto che la pseudo sinistra di Grasso e Bersani va da sola. Oggi i sondaggi vengono completamente ribaltati. Noi comunque continueremo la nostra campagna in modo coerente e convinto, come fatto fino ad adesso. Sappiamo che la sfida in Lombardia è molto dura, ma siamo gli unici ad avere un programma chiaro e coerente e candidati scelti direttamente dai nostri iscritti» ha commentato il grillino Violi.

Su L’Eco di Bergamo del 9 gennaio diverse pagine di approfondimento con le reazioni politiche nazionali e locali

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