Piazza Dante, oggi cantiere al via
Proteste per gli alberi: istanza al Ministero

Flash mob dei cittadini contrari all’abbattimento di 11 piante, come previsto dal progetto che parte nella mattinata di lunedì 27 gennaio in piazza Dante.

Partono i lavori della nuova piazza Dante. Ma l’attenzione non è tanto all’opera, che parte a quasi tre anni dalla pubblicazione del bando, quanto agli alberi all’interno della piazza. Verranno tagliati per consentire la riqualificazione completa della piazza e della struttura ipogea dell’ex albergo Diurno. Una scelta «dolorosa e inevitabile» - hanno spiegato a più riprese i progettisti, contro cui si sono scagliati sui social molti cittadini che chiedono di preservare gli undici alberi (in totale sono 14 in tutta la piazza) in procinto di essere tagliati. Anche domenica 26 gennaio un gruppo di una trentina di persone ha organizzato un flash mob per chiedere all’amministrazione di tornare sui suoi passi.

Palafrizzoni ha ribadito le ragioni tecniche della scelta in un lungo comunicato in cui sono state ricostruite tutte le motivazioni. Lunedì in piazza sono previste altre dimostrazioni di dissenso: già la mattina alcuni cittadini si sono trovati e incatenati ai tronchi, ma il taglio degli alberi è in programma nei prossimi giorni.

La prima operazione infatti consiste nell’installazione di pannelli intorno alla piazza per coprire il cantiere. Anzi: primo step, più burocratico che pratico, consiste nell’avvio tecnico del cantiere, che poi inizierà a muovere i suoi primi passi.

«Purtroppo non si è ancora compresa l’importanza degli alberi in città e Bergamo non fa eccezione - scrive in un comunicato l’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus -. Gli alberi forniscono ossigeno nei centri urbani congestionati e gassati dal traffico veicolare, migliorano gli standard urbanistici e sanitari delle nostre città eppure vengono capitozzati e tagliati a cuor leggero anche quando rappresentano parte dell’identità del luogo».

L’associazione ha inoltrato il 27 gennaio una specifica istanza al Ministero per i Beni e Attività Culturali, alla Soprintendenza per Architettura, Belle Arti e Paesaggio e allo stesso Comune di Bergamo per verificare il progetto di taglio degli alberi sia stato o meno autorizzato sotto il profilo storico-culturale. È stata informata a fini preventivi la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bergamo. «Infatti, la Piazza e gli alberi sono tutelati con vincolo storico-culturale (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) e il loro taglio in assenza di autorizzazione può costituire reato».

«Il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus e, soprattutto, i bergamaschi si attendono un sussulto di buon senso: vi sono professionalità e tecnologie che consentono di effettuare i lavori di ristrutturazione degli ambienti sotterranei lasciando in pace quegli alberi che ormai fan parte della stessa identità cittadina».

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