Più di un milione di contagiati nel mondo
Il Papa: «Ci saranno problemi di povertà»

Il numero di casi di coronavirus nel mondo ha superato la soglia del milione: è quanto emerge dai dati aggiornati della John Hopkins University. I casi di contagio sono ora 1.016.128, i morti 53.146 e le persone guarite 211.615.

Giovedì 2 aprile il Paese con più decessi sono stati gli Stati Uniti (che ha anche il triste record di contagiati: 243.453 casi, più del doppio dell’Italia) con 1.169 morti. Il totale dei morti è di quasi 6 mila. La Cina, da dove il Covid-19 si è scatenato, ha registrato ieri 31 nuovi casi di contagio da coronavirus, di cui 29 importati (saliti a 870) e 2 domestici, uno nel Liaoning e uno nel Guangdong. La Commissione sanitaria nazionale ha rilevato 4 ulteriori decessi, tutti nell’Hubei, per complessivi 3.222. I contagi certi sono cresciuti a 81.620, di cui 1.727 persone ancora in cura e 76.571 dimessi dopo la guarigione. Sono 60 i nuovi asintomatici, di cui 7 importati: attualmente, sono 1.027 i casi sotto osservazione, inclusi 221 dall’estero.

L’aumento dei contagi da coronavirus in Italia è stabile, in lieve rallentamento: 2.477 i casi in più resi noti ieri. Per una sostanziale diminuzione di contagi bisognerà attendere almeno 1-2 settimane, secondo gli epidemiologi. Balzo dei guariti, altri 1.431. Calano i ricoveri e le terapie intensive. L’Italia rimane il primo Paese per numero di decessi, per un totale di 13.915, seguita dalla Spagna con 10.003

Il Papa stamattina, venerdì 3 aprile, ha pregato per tutti coloro che aiutano gli altri cominciando anche a pensare alle conseguenze future della pandemia del coronavirus. «C’è gente che da adesso comincia a pensare al dopo la pandemia, tutti i problemi che arriveranno, problemi di povertà, di lavoro, di fame. Preghiamo per tutta la gente che aiuta oggi ma pensa anche al domani per aiutarci tutti noi», ha detto Papa Francesco nell’introduzione della messa a Santa Marta.

La Madonna è «madre», Dio «non l’ha fatta ministro o le ha dato qualche funzionalità», «dalla croce Cristo ha detto: “ecco tua madre”». Lo ha sottolineato Papa Francesco nell’omelia della messa a Santa Marta ripercorrendo i «sette dolori» della Madonna che si ricordano in questo venerdì di Quaresima. Maria «ha ricevuto il dono di esser madre di Lui e il dovere di accompagnare noi come madre» e «nella maternità della Madonna dobbiamo vedere la maternità della Chiesa che riceve tutti, buoni e cattivi».

Tra i dolori della Madonna il Papa ha ricordato anche quello di vedere il Figlio sulla croce e il dover sentire gli insulti della gente che diceva: «Ma anche lei se lo avesse educato bene non sarebbe finito cosi». «Oggi ci farà bene pensare ai dolori della Madonna», ha concluso Papa Francesco.

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