Polemica sulla conduzione Rai a Carlotto
La Lega: «È un condannato per omicidio»

I parlamentari bergamaschi della Lega Nord contro la scelta Rai di affidare la conduzione di un programma allo scrittore Massimo Carlotto. Gallone (Forza Italia): sconcertante.

La decisione della Rai di affidare la conduzione di «Real Criminal Minds» allo scrittore Massimo Carlotto ha scatenato un’accesa polemica nel mondo politico. Il programma, formato da 24 puntate e in onda su Rai4 dal 18 maggio, porta in tv veri crimini commessi da serial killer. La scelta di puntare sul giallista, però, ha dato il via ad una bufera mediatica. Massimo Carlotto, infatti, alla fine degli anni Settanta, fu condannato dalla Corte d’Assise d’appello di Venezia per l’omicidio di Margherita Magello. La ragazza, all’epoca 24enne, fu ritrovata senza vita a Padova il 20 gennaio 1976. Ad ucciderla furono 59 coltellate. All’epoca dei fatti, Carlotto aveva 19 anni. Dopo tre anni di latitanza, tornò in Italia per scontare la sua pena. Nel 1993 ottenne la grazia dal Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro.

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I parlamentari bergamaschi della Lega Nord Daniele Belotti, Simona Pergreffi, Cristian Invernizzi, Tony Iwobi, Alberto Ribolla, Rebecca Frassini hanno scritto al direttore generale della Rai per chiedere la sostituzione di Carlotto nella conduzione del programma per rispetto dei Margherita Magello e dei suoi famigliari, delle vittime di femminicidio. «Siamo indignati - scrivono - dalla scelta di affidare a un condannato per omicidio la conduzione di una trasmissione pagata dai contribuenti». La scelta è «sconcertante» anche per la senatrice di Forza Italia, Alessandra Gallone. «Mi chiedo come il servizio pubblico possa affidare un programma televisivo a un omicida che ha scontato in carcere solo 6 anni perché pare fosse gravemente malato e che oggi invece, miracolosamente guarito, è uno scrittore di successo» .

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