«Porcino, batteva cassa e io pagavo»
Nuove rivelazioni nell’inchiesta sul carcere

Nuovi sviluppi nell’inchiesta sulla corruzione che ha travolto l’ex direttore del carcere di Bergamo.

Nell’interrogatorio in Procura dell’imprenditore Mario Metalli e della figlia Veronica (che si è sempre dichiarata estranea ai fatti), sarebbero emersi nuovi casi sospetti nel carcere di Bergamo, ma anche in quelli di Brescia, Vigevano e Monza. Sotto la lente un altro titolare d’azienda.

Nuovi scenari, forse anche nuovi nomi nell’inchiesta sulle carceri. Nelle mani degli inquirenti non ci sarebbe ancora il biglietto con la nota delle «dazioni», le tranche di denaro periodiche che sarebbero state versate dagli imprenditori Mario e Veronica Metalli all’ex direttore del carcere di Bergamo Antonino Porcino, secondo quanto raccontato venerdì al gip.

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