Poste, rivisti gli orari di apertura
In 24 uffici scattano orari ridotti

Da lunedì a settembre nuovi orari. L’azienda: «Piano di razionalizzazione». La Cisl: «Carenza di organico sempre più grave»

Saranno 24 gli uffici postali della Bergamasca che da domani fino ai primi di settembre subiranno una riduzione degli orari d’apertura, secondo il piano di razionalizzazione di Poste Italiane.

Nello specifico, gli uffici postali che ridurranno i giorni d’apertura (la maggior parte passeranno da un’apertura alla mattina per 6 giorni alla settimana a un’apertura solo per 3 giorni ) sono: Ambivere, Bergamo 11 (via Guglielmo Mattioli), Bergamo 14 (via Tremana), Calcio, Calvenzano, Caprino Bergamasco, Montello, Orio al Serio, Pagazzano, Palosco, Pognano, Pontida, Ranica, Verdellino Zingonia, Alzano Lombardo (Nese), Cazzano Sant’Andrea, Colzate, Dossena, Locatello, Olmo al Brembo, Schilpario, Vilminore di Scalve, Piario e Peia. Solo un ufficio, quello di San Gervasio d’Adda (Capriate San Gervasio), chiuderà al pubblico.

Sei uffici che invece dal lockdown avevano ridotto le aperture a tre giorni a settimana torneranno disponibili per la cittadinanza tutti i giorni (dal lunedì al venerdì 8,20-13,35 e il sabato 8,20-12,35) e sono quelli di Filago, Bossico, Entratico, Oltre il Colle, Santa Brigida e Tavernola Bergamasca. «La riapertura di alcuni uffici postali è stata possibile già a partire dalla fine di marzo – fanno sapere da Poste Italiane – anche grazie all’adozione di idonee misure di sicurezza: pannelli in plexiglass, posizionamento di strisce di sicurezza per il distanziamento e accurate procedure di sanificazione. Tutto il personale è stato dotato sin da subito di mascherine, guanti e gel disinfettante». Una situazione, come confermano da Poste Italiane, sotto controllo con un presidio garantito in ogni paese della provincia. Si tratta di «razionalizzazioni» che, spiegano sempre da Poste Italiane, avvengono tutti gli anni nel mese di agosto, giustificate anche da un calo fisiologico in questo periodo di numeri e volumi.

Ma i sindacati non ci stanno. La Cisl punta l’indice sulle «razionalizzazioni estive» che ridurranno sensibilmente orari e sportelli disponibili per le operazioni postali di cittadini e imprese. «La carenza di personale a Bergamo è cronica e noi la denunciamo in ogni occasione – sottolinea Rossana Pepe, segretaria generale Cisl Slp Bergamo –. In questo momento storico la situazione è anche aggravata dalle scadenze di “Quota 100”, altri pensionamenti e dai congedi parentali straordinari». «Quella della razionalizzazione degli sportelli – continua la sindacalista – è una scelta obbligata da parte della direzione provinciale, non si può fare altrimenti, è un problema che vive Bergamo come tutti gli altri territori». La Cisl evidenzia anche che sarebbero coinvolti un’ottantina di sportelli postali: 48 già razionalizzati in Filiale 2 (Laghi, la Valle Brembana e Valle Seriana), ai quali si aggiungerebbero i 9 «freschi» di questa estate. Mentre altri 22 (compresi i 4 già coinvolti in precedenza) saranno razionalizzati in Filiale 1 (città e bassa). «Ormai soffriamo di una carenza di dipendenti sempre più grave – conclude Pepe – che sta mettendo in ginocchio la tenuta del servizio postale, con problemi non indifferenti sia verso i clienti sia per gli impiegati postali, i quali diventano spesso bersagli delle arrabbiature degli utenti, mentre sono essi stessi vittime dei tagli».

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