«Premeditò di uccidere Marisa»
Curno, chiusa l’inchiesta sull’omicidio

La Procura ha concluso le indagini a carico del marito Ezzeddine Arjoun, accusato di averla accoltellata nel box dei genitori della giovane

Volontario, violento, feroce. Un omicidio premeditato. La sera di sabato 2 febbraio Ezzeddine Arjoun uccise la moglie Marisa Sartori colpendola violentemente e reiteratamente al torace, all’addome, al braccio destro, alla caviglia sinistra. Agendo sotto effetto di sostanze stupefacenti e in stato di ubriachezza, per motivi futili, perché la moglie aveva manifestato l’intenzione di separarsi legalmente dopo la separazione di fatto.

E «con premeditazione», dopo essersi anticipatamente procurato l’arma con cui aggredire anche la cognata Debohra, un coltello da cucina di 23,5 centimetri con lama di 13, ed essersi nascosto in un’auto lasciata aperta nel box dell’appartamento dei suoceri, nel condominio di via IV Novembre, a Curno. Lo sottolinea il pm Fabrizio Gaverini nella chiusura delle indagini a carico di Arjoun, reo-confesso dell’omicidio della moglie Marisa e del tentato omicidio di Debohra che quella sera era con la sorella a bordo dell’auto che rientrava nel garage di via IV Novembre, dove le attendeva in agguato Ezzeddine.

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