Presta 3.000 euro, ne rivuole 7.000
Arrestato per usura ed estorsione

La vittima è un commerciante della Bassa: arrestato un rumeno pregiudicato

La squadra mobile della polizia ha tratto in arresto, in flagranza di reato, un cittadino rumeno (classe 1979), pregiudicato per usura ed estorsione. L’indagine ha preso spunto dalla denuncia presentata da un commerciante della Bassa, che, trovandosi in difficoltà economiche, nel settembre 2017 gli aveva chiesto un prestito di 3000 euro. La somma era stata concessa, a patto che l’uomo, in caso di mancato pagamento, restituisse un interesse mensile di 600 euro (pari al 20% di quanto prestatogli), fermo restando l’obbligo di restituire, oltre all’interesse, i 3.000 euro.

A novembre il commerciante, in evidente difficoltà, riusciva a restituire soltanto una prima parte del debito, e per tali ragioni veniva malmenato all’interno del suo negozio. Nei primi giorni di dicembre riusciva a restituire una ulteriore parte del debito, ricorrendo ad un prestito da parte di un congiunto, senza tuttavia che la cosa placasse l’usuraio che minacciava l’artigiano di «rompergli la mano, in modo che non avrebbe più potuto lavorare». L’usuraio richiedeva così ala vittima, che fino a quel momento era riuscito a restituire 1700 euro, la somma totale di 6100 euro rispetto agli iniziali 3000 concessi in prestito.

A tal punto l’uomo si è rivolto alla Polizia di Stato. All’incontro, avvenuto venerdì 12 gennaio erano presenti anche agenti della Mobile. Il pregiudicato, dopo aver riferito alla vittima che se avesse conteggiato tutti gli interessi «il conto sarebbe arrivato a 7000», ed averla minacciata che sarebbe tornato con due suoi amici e gli avrebbe «rotto le gambe», ha ricevuto ulteriori 500 euro. Una volta intascata la somma è stato però arrestato.

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