Primi treni nuovi, solo dall’estate
Ecco le scadenze da ricordare

Tra annunci (ripetuti), treni apparsi, scomparsi e promessi, forse è il caso di fare un attimo il punto della situazione della flotta di Trenord. A fine 2018 era composta da 397 treni: 366 elettrici e 61 diesel.

L’età media è di 20 anni, ma con una forte diversificazione tra i due soci paritari, Trenitalia e Fnm: la prima si aggira sui 32 anni, la seconda sui 9. La conferma che Regione Lombardia, socio di maggioranza di Fnm, ha comunque investito in questi anni, Trenitalia decisamente meno. Praticamente nulla.

Per capirci meglio, in servizio ci sono 33 E464 con carrozze a piano ribassato dall’età media di 42 (quarantadue) anni, 29 con carrozze media distanza di anni 33 come le 31 a doppio piano. Tutte di Trenitalia. Che comunque riesce pure a fare di peggio con i 45 anni delle Aln668, presenti in ben 28 esemplari in L:ombardia. I treni più vecchi in capo a Fnm hanno 18 anni, per la precisione 26 Taf.

Fatto un inquadramento veloce, sulle linee del passante ferroviario sono in circolazione treni con 7 anni d’età in media, sulla rete Ferrovie Nord si sale a 10, sulle principali reti di Rfi a 30 (e i pendolari bergamaschi lo sanno benissimo, eccome), su quelle secondarie a 34 e sulle diesel il 40% dei treni ha 45 anni. Dei 397 treni in circolazione a fine 2018, 14 fanno capo a Trenord, 63 a Fnm, 185 a Trenitalia e 135 a Ferrovie Nord-Regione Lombardia.

Fin qui il presente, cosa ci attende nel futuro più o meno prossimo? Siamo appena reduci dalla pirotecnica consegna dell’ultimo dei 14 treni usati (hai visto mai...) promessi da Trenitalia dopo che la Regione Lombardia aveva praticamente deciso di rompere con Trenord. Da fine agosto a fine gennaio sono così arrivati una serie di convogli dall’età non proprio verdissima (l’ultima ne aveva 11 di anni) ma comunque graditi, anche perché consentono a Trenord di tenere fermi quelli più vecchi ancora. E, come si vede dai numeri, non sono pochi.

Restiamo nel campo di Trenitalia: da qui a giugno non sono annunciate nuove consegne (del resto ad agosto erano stati concordati 9 treni, non 14 ha sottolineato Trenitalia alla consegna): da giugno a dicembre ne arriveranno altri 20, sempre usati, Vivalto in primis.

Ma in estate, udite udite, arriverà anche qualcosa di nuovo: trattasi di 5 Rock e 5 Pop, convogli di ultima generazione commissionati ad Alstom. La loro consegna è prevista a coppie mensili e dovrebbe quindi concludersi per fine 2019. Nei primi 5 mesi del prossimo anno, arriveranno con le medesime modalità altri 5 Pop.

© RIPRODUZIONE RISERVATA