Primo maggio, lavoratori in corteo
«Non solo rito e retorica» - Foto e video

Le bandiere dei sindacati unite per difendere il lavoro e i lavoratori. Come ogni anno a Bergamo molta gente ha partecipato alla manifestazione per la festa del primo maggio.

Nonostante la pioggia quasi un migliaio di persone ha preso parte al corteo partito dal piazzale della stazione poco prima delle 10. Nelle prime posizioni lo striscione dei lavoratori Italcementi, reduci dalla grande manifestazione di venerdì scorso. In testa i segretari di Cgil, Cisl e Uil Gigi Bresciani, Ferdinando Piccinini e Amerigo Cortinovis. «Sarà anche un’occasione rituale e retorica, ma in pochi territori come a Bergamo il Primo Maggio raccoglie ancora adesioni e partecipazione. Anche il corteo unitario di CGIL CISL UIL non è cosa scontata per altre province: da noi è intoccabile».

L’attenzione è rivolta soprattutto ai casi di Pigna e Italcementi: «Sono le punte dell’iceberg di un “made in BG” in crisi, di un territorio attaccato e spolpato – spiega Ferdinando Piccinini -, dove mancano politiche industriali capaci di garantire crescita dell’occupazione e qualità del lavoro». Infatti, sottolinea Bresciani, «se sono innegabili i segnali positivi sulla disoccupazione (che passa dal 7,2 al 5,8%), manca una vera ripresa dell’economia, non drogata da incentivi statali». «Anche i voucher sono un problema importante – secondo Cortinovis -, anche per la nostra provincia, perché mascherano un ricorso al nero e al sommerso soprattutto per il lavoro dei giovani».

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