Processo cellula Al Qaeda, 5 scarcerati
Per uno obbligo di dimora a Bergamo

Il tribunale del riesame della Corte d’Assise di Sassari, presieduto da Salvatore Marinaro, ha scarcerato per decorrenza dei termini di carcerazione preventiva, i cinque pakistani, presunti terroristi, arrestati il 24 aprile del 2015 in un blitz della Dda di Cagliari e della Digos di Sassari, in quanto ritenuti membri di una cellula legata ad Al Qaeda, con base a Olbia. Per uno di questi è stato impsoto l’obbligo di dimora nel suo domicilio, nella Bergamasca.

Cellula che, secondo gli inquirenti, ha avuto responsabilità nella strage al mercato di Peshawar, in Pakistan, nell’ottobre 2009 che provocò 137 morti e oltre 200 feriti. I cinque, Sultan Wali Khan, commerciante di bigiotteria, ritenuto il capo della cellula gallurese, l’imam di Zingonia Hafiz Muhammad Zulkifal, Ridi Yahia Khan, Imitias Khan e Syar Khan, sono stati rimessi in libertà e per loro il Tribunale del riesame ha imposto l’obbligo di dimora nei rispettivi domicili a Olbia, nella Bergamasca e Roma.

Insieme ad altri sei presunti terroristi arrestati nella stessa operazione e già scarcerati nei mesi scorsi, i cinque restano accusati dei reati di strage, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e raccolta illegale di fondi. Il processo a loro carico, già iniziato, riprenderà nell’aula della Corte d’Assise di Sassari il 19 dicembre, con la requisitoria del pm della Dda di Cagliari, Danilo Tronci.

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