Processo Ubi, giornata di deposizioni
Bazoli e Severino parlano per oltre un’ora

Dichiarazioni spontanee per il banchiere, un’ora e un quarto anche per l’ex ministro Paola Severino che difende la banca.

È cominciata con le dichiarazioni spontanee del presidente emerito di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli, l’udienza preliminare, davanti al gup di Bergamo Ilaria Sanesi, che vede imputato lo stesso Bazoli e, a vario titolo, altre 30 persone (tra cui lo stesso istituto in base alla legge 231 del 2001) per ostacolo all’esercizio dell’attività degli organismi di vigilanza e per presunte irregolarità nella raccolta delle deleghe in vista dell’assemblea del 2013. Dopo le dichiarazioni spontanee di Bazoli, che per la prima volta prende la parola nel procedimento, interverranno i suoi legali, Stefano Lojacono e Guido Alleva. «Finalmente potremo esplicitare tutte le difese per dimostrare l’assoluta infondatezza delle accuse davanti a un giudice terzo, al quale saranno anche espresse alcune osservazioni su alcune modalità con cui è stata condotta quest’inchiesta», aveva detto Bazoli a margine di una lectio magistralis all’Università di Bologna alcuni giorni dopo la richiesta di rinvio a giudizio.

Poi è stata la volta dell’ex ministro Paola Severino: «La banca aveva un modello organizzativo assolutamente adeguatoa prevenire i reati contestati». Questo in estrema sintesi il contenuto delle dichiarazioni della Severino.

L’ex ministro della Giustizia ha analizzato tutti i provvedimenti presi dalla banca sin dal 2004 in conformità alla legge 231 del 2001 che, in una pausa dell’udienza, ha definito “la più avanzata» tra quelle previste dalla legislazione anche di altri Stati.

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