Pronto Soccorso, dimezzati gli interventi
Consiglio Sanità: a Bergamo in primis

«Anche in questa giornata stiamo assistendo a dei dati che, con la sola eccezione dei deceduti, che sono esattamente in linea e nella stessa direzione degli ultimi giorni».Lo ha detto Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, nel corso della conferenza stampa alla Protezione Civile sull’emergenza coronavirus

«Cala il numero dei soggetti positivi - ha aggiunto -, il numero di coloro che hanno bisogno di essere ricoverati in terapia intensiva non è più marcatamente alto come nella scorsa settimana. In più mi prendo il privilegio di condividere il dato della Lombardia: nelle aree di Lodi e Bergamo il numero di eventi respiratori infettivi è marcatamente ridotto, la metà del numero di interventi rispetto al 14 marzo. Questo dimostra che le misure di contenimento sociale abbiamo avuto un effetto importantissimo».

Sulla necessità di continuare ad essere rigorosamente aderenti senza riflessioni su queste norme deve essere chiaro: «Non bisogna abbassare la guardia. Proteggere gli altri vuol dire proteggere se stessi e viceversa» ha continuato Locatelli. Che ha ricordato tutti gli operatori che lavorano nelle Rsa e i tanti deceduti durante il loro lavoro sanitario: Locatelli ha ricordato anche che «nella provincia di Bergamo più di 600 anziani hanno perso la vita nelle Rsa: a tutti noi, e a me in particolare che sono bergamasco, è un dato che provoca significativo dolore».

E lo stesso capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ripete: «Ognuno di noi deve rispettare le indicazioni delle autorità, dobbiamo seguire l’indicazione di rimanere a casa e uscire solo per lo stretto indispensabile, perché solo rispettando queste misure riusciremo a sconfiggere il virus prima possibile». Un commentoc he nasce dalla riflessione dell dato delle oltre 6 mila denunce fatte domenica dalle forze di polizia agli italiani che hanno violato i divieti. «È un comportamento che non va tenuto - ha aggiunto -: bisogna evitare il contagio di altri persone».

«Il dato di domenica del numero di denunce è stato di 6.550, persone che hanno violato le regole e tra queste anche persone positive, questo è un comportamento che non va tenuto» ha chiarito il capo della Protezione Civile.

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