Raccolta firme a favore del Bocia
E intanto a Napoli.... - Foto

In pieno centro città, scritta di sostegno da parte di una tifoseria storicamente rivale come quella partenopea.

Lunedì 15 febbraio si deciderà con molta probabilità il destino di Claudio Galimberti, meglio conosciuto come «Bocia», leader della tifoseria atalantina: il giudice stabilirà se accogliere o meno la richiesta del pm di regime di sorveglianza speciale per tre anni, più obbligo di residenza a Bergamo e altre misure restrittive. Una posizione che ha scatenato la solidarietà trasversale del mondo ultrà, con alleanza decisamente inedite e inaspettate. Guardate questa foto scattata nel centro di Napoli.

E anche in rete è partita una raccolta firme a sostegno del Bocia. Si trova su Firmiamo.it, e nella mattinata di sabato 13 febbraio aveva raccolto oltre 600 firme, a fronte delle 10 mila stabilite come obiettivo dai promotori. « È ovvio che su “Bocia” pendano una serie di accuse figlie di comportamenti censurabili e sbagliati (che tuttavia ha pagato, sta pagando e pagherà), ma com’è possibile che in Italia rigidità e pugno di ferro ben oltre il consentito vengano utilizzati soltanto nei confronti di determinate categorie?» si legge. «Colpire ed eliminare un’icona della tifoseria atalantina per eliminare l’intera tifoseria? È forse questo che si vuole? La Curva Nord è da sempre un importante punto di riferimento aggregativo per Bergamo tutta e, in più di un’occasione, si è dimostrata in grado di cimentarsi in grandiose opere nel campo sociale: dall’aiuto nei confronti dei meno abbienti ai fondi destinati in zone colpite da gravi calamità naturali. Chi sbaglia va punito, ma gli deve esser data l’opportunità di riabilitarsi. E non quella di sprofondare definitivamente. Noi stiamo con il Bocia: il terribile criminale con la testa di porchetta tra le mani! ».

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