Referendum su Trenord
Bocciata la mozione Carretta

Non passa la richiesta del consigliere Niccolò Carretta, contenuta in una mozione regionale, di istituire un referendum sul contratto di servizio ferroviario in Lombardia.

«Dai Lombardi Civici Europeisti poche idee ma ben confuse – ha affermato il capogruppo della Lega, Roberto Anelli – dato che la mozione è lacunosa e priva della necessaria chiarezza sull’argomento. Si accenna alla sicurezza nelle stazioni, quando si tratta di un problema su cui né la Regione e nemmeno Trenord hanno competenza. Non si citano gli investimenti, che assommano a 3 miliardi da parte regionale e solo 180 milioni di euro da parte statale. Non si fa riferimento alle responsabilità sulla situazione e sulla mancanza di manutenzione da parte di Rfi, che è la società proprietaria delle reti».

Secondo Anelli «bisogna inoltre dare atto alla Lega e alla maggioranza che governa la Regione di non essersi mai nascosti dietro un dito e di non aver mai sottovalutato le criticità e i disagi subiti dai pendolari lombardi. L’arrivo dei nuovi treni – ha concluso il capogruppo – porterà certamente una minor frequenza dei guasti ai convogli e un maggior comfort ma non risolverà il problema dei ritardi, per il quale occorre un forte intervento da parte dello Stato, ovvero di Rfi, per l’adeguamento e il potenziamento della rete ferroviaria».

«Difficile comprendere il risultato di oggi (martedì 3 dicembre ndr), soprattutto perché si trattava di una mozione di buon senso, che andava incontro a tutto quello che ci siamo detti fino ad oggi dalla Commissione alle sedute di Consiglio, ma purtroppo, ancora una volta, hanno prevalso le solite dinamiche tra partiti e gli interessi politici di mantenimento dello status quo – dichiara amareggiato Carretta –. La mozione intendeva aprire un serio dibattito pubblico sulle infrastrutture e sul servizio di mobilità nella nostra Regione, per questo continuerò a dare nuove idee a problemi vecchi e a proporre soluzioni innovative superando le solite modalità che non hanno mai funzionato. Ora, consapevole della responsabilità, mi farò carico da solo delle richieste dei pendolari per chiedere con insistenza che venga bandita una gara europea per garantire al servizio la concorrenza, e di conseguenza la qualità che merita».

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