Resta bloccato e tira il freno d’emergenza
Aggressione sull’Italo diretto a Bergamo

Ha tirato il freno di emergenza e poi ha aggredito il capotreno: arrestato dalla Polizia ferroviaria un uomo per aver messo in pericolo la sicurezza del trasporto ferroviario.

È successo nella tarda serata di sabato 16 novembre: un pregiudicato quarantaduenne napoletano che aveva accompagnato la madre a bordo del treno Italo diretto a Bergamo, per sua distrazione, nonostante i segnali di avviso del capotreno, non si è accorto dell’imminente partenza del convoglio ed è rimasto bloccato all’interno del convoglio.

Dopo qualche minuto di esitazione ha deciso di tirare il freno di emergenza, causando così il brusco arresto del treno in un’area immediatamente esterna alla stazione centrale, una zona ad alto rischio per l’elevata movimentazione dei convogli ferroviari. A informare di quanto accaduto la Questura di Napoli in un comunicato.

Forzando la maniglia di emergenza, l’uomo ha aperto la porta della carrozza, deciso a scendere, ma è arrivato il capotreno che gli ha intimato in modo autorevole di desistere dal proprio intento. A nulla sono valse le parole del dipendente della società di trasporto: il quarantaduenne non ha voluto sentire ragioni e lo ha aggredito con calci e pugni. Subito dopo è sceso sui binari in una zona completamente buia, dirigendosi a piedi verso la stazione centrale, mettendo così a rischio la sicurezza del trasporto ferroviario in transito, compresa quella del treno da cui era sceso, a bordo del quale vi erano oltre 350 passeggeri.

Il capotreno, avvertito dell’accaduto la centrale operativa delle ferrovie ed il Centro Operativo della Polizia Ferroviaria, ha richiesto di poter riportare il treno in stazione perché, a seguito delle percosse subite, non era in grado di portare a termine il servizio. Il convoglio dell’alta velocità è stato quindi fatto rientrare mentre tutti i macchinisti dei treni in partenza ed in arrivo sono stati allertati affinché procedessero a «passo d’uomo» adottando le previste cautele per la presenza di persone estranee sui binari.

Giunto in stazione, il capotreno è stato trasportato presso l’ospedale «Loreto Mare» dove gli sono state diagnosticate contusioni multiple, traumi e abrasioni guaribili in 6 giorni. Il treno dell’alta velocità, ripartito dopo la sostituzione del capotreno, ha maturato circa un’ora di ritardo a causa del comportamento indebito tenuto dal quarantaduenne.

Quest’ultimo, rintracciato dagli agenti della Polizia Ferroviaria lungo i binari mentre tentava di raggiungere la stazione, è stato fermato e condotto negli Uffici di Polizia dove gli sono stati contestati i reati di messa in pericolo della sicurezza dei pubblici trasporti, interruzione di pubblico servizio e resistenza ad incaricato di pubblico servizio. L’uomo, tratto in arresto, è stato condotto presso il proprio domicilio, agli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

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