Ritrovata la bici-triciclo rubata a un ragazzo disabile. Il padre: «Tanta solidarietà»

Grumello del Monte, l’hanno notata nei pressi di un supermercato alcuni cittadini. Dopo la notizia del furto moltissime proposte di aiuto alla famiglia.

L’hanno notata per caso, nel tardo pomeriggio di ieri, fuori dal supermercato Conad di Grumello del Monte. Col buio si vedeva a malapena, nascosta dietro a una siepe. Ma chi l’ha riconosciuta ha subito pensato a quella bravata, odiosa, commessa sabato sera in paese . Quando Pietro Bianchi, uscendo dal cinema Aurora, si è ritrovato senza la sua bicicletta-triciclo. Per il 24enne di Grumello affetto da sindrome di Down la buona notizia è arrivata, inaspettata, a soli tre giorni dal «furto»: nel pomeriggio di ieri la famiglia Bianchi ha ricevuto un paio di telefonate da parte di concittadini che avevano notato il triciclo blu con cesto bianco abbandonato in un’area seminascosta dell’area esterna al supermercato.

Giusto il tempo di verificare che effettivamente si trattasse della bici di Pietro, che il mezzo è stato recuperato. Una bravata? Pare di sì. «Ma non ci interessa sottolineare il gesto ignobile – dice il padre Antonio -. Piuttosto, ci teniamo a ringraziare per la collaborazione che si è attivata. Un piccolo segno di quel senso di comunità che speravamo si innestasse partendo da questa vicenda». Già, la comunità: la notizia del furto a danno di Pietro ha fatto il giro del paese e dei social. Moltissime le proposte di aiuto arrivate da grumellesi e non. Solo nella giornata di ieri sono giunte alla redazione de L’Eco di Bergamo, che si era occupata del furto del triciclo, almeno quattro proposte da parte di altrettanti cittadini: «La riacquistiamo noi la bici per Pietro» hanno scritto entusiasti. Un beau geste non più necessario, ma che la dice lunga sulla generosità di una buona fetta della comunità. Il valore della bicicletta non era - anzi, non è - tanto economico: per il giovane di Grumello del Monte il triciclo rappresenta un prezioso mezzo di autonomia, con il quale quotidianamente può spostarsi in paese e andare al lavoro, alla Cascina Filagni di Grumello, dove presta servizio come cameriere. Un tragitto che ora Pietro può tornare ad affrontare, sulla sua bici: quella bici che la comunità, unita attorno a lui, ha saputo restituirgli.

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