Rush finale della Grande Corsa Bianca
Bosatelli sbaglia strada ma resta primo

Continua ai confini, fra Lombardia e Trentino, «La Grande Corsa Bianca», una traversata invernale in semi-autosufficienza che può essere effettuata con gli sci, a piedi o con biciclette specifiche (fat bikes). Il percorso si snoda per 170 Km di lunghezza e 6000 m di dislivello positivo, con un grande giro ad anello tra Alta Valle Camonica e Alta Val di Sole, all’interno dei Parchi dello Stelvio e dell’Adamello.

Al comando, di fatto sin dalla partenza c’è ancora una volta il bergamasco Oliviero Bosatelli, vigile del fuoco di Gandino, che punta a coronare una stagione da leggenda che lo ha visto primeggiare all’Orobie Ultra Trail, al Tor des Geants in Valle d’Aosta ed alla Brunello Crossing a Montalcino. Alle 17 di venerdì 24 febbraio Bosatelli ha già coperto oltre 140 chilometri, transitando al Rifugio Antonioli in prossimità del Lago Mortirolo. Per il nostro campione non sono mancate alcune difficoltà, a cominciare da un errore di percorso (che all’ultimo è stato modificato per ragioni di sicurezza) che gli ha fatto percorrere circa 8 chilometri in più. Da segnalare anche difficoltà di funzionamento del geolocalizzatore satellitare di Bosatelli, che ha messo in apprensione i tantissimi tifosi che lo seguono online. Hanno infatti temuto che l’assenza di segnala corrispondesse ad un abbandono. Ora il tratto conclusivo con la salita ai 2130 mt. Malga Salina e lunga discesa verso Ponte di Legno.

Il tratto finale (praticamente privo di neve) potrebbe condurre Bosatelli al traguardo già tarda in serata. Da tenere d’occhio il francese Patrick Bhoard, che tallona Bosatelli. Un avversario molto ostico, vincitore fra l’altro del Tor des Geants 2015

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