Scelti tra 300 scuole di tutto il mondo
Brembo paga il viaggio negli Usa ai tre studenti

La vicenda dei tre studenti napoletani che si sono classificati secondi alla finale di robotica del famoso Mit (Massachusetts Institute of Technology) e dalla Nasa. Il loro Istituto tecnico non aveva i soldi per mandarli a Boston. Interverrà il Senato e la Brembo.

Ancora un esempio di mix tra pubblico e privato che funziona. Sarà il sostegno del Senato da un lato e della Brembo dall’altro a permettere a tre studenti napoletani di viaggiare verso Boston e partecipare alla fase finale di Zero robotics, il concorso internazionale (coinvolte 300 scuole di tutto il mondo) organizzato dal Massachusetts institute of technology e dalla Nasa. Mauro D’ Alò, Davide Di Pierro e Luigi Picarella, studenti programmatori dell’ Istituto tecnico industriale «Augusto Righi» di Napoli, hanno avuto la possibilità di partecipare all’ importante iniziativa, ma non avevano i soldi per il viaggio: all’ appello per i fondi hanno risposto il presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e il presidente di Brembo, Alberto Bombassei, che metteranno a disposizione i fondi necessari.

I tre baby geni andranno a Boston con i loro docenti di matematica e informatica - Salvatore Pelella e Ciro Melcarne - per giocarsi la vittoria dell’ High school tournament di programmazione di robotica aerospaziale ideata dal Mit. «Lo Stato c’è e ci dovrà essere sempre, a fianco dei nostri giovani meritevoli», dice il presidente del Senato. Che aggiunge: «Questa eccellenza italiana non poteva fermarsi per mancanza di fondi: siamo orgogliosi come Senato di poter aiutare questi nostri ragazzi di talento nel loro percorso di crescita. Ma questa iniziativa vuole essere la prima di una più ampia azione di aiuto ai nostri giovani più meritevoli: penso a una borsa di studio promossa dal Consiglio di Presidenza del Senato e una giuria presieduta dal nostro “sponsor” d’ eccezione, il senatore a vita e Premio Nobel per la fisica Carlo Rubbia». «Dove non arriva l’ istituzione pubblica - dice da parte sua Bombassei - interviene il privato, quando possibile. Si tratta di poche migliaia di euro e ne vale la pena, questi ragazzi sono davvero bravi. La Brembo su ricerca e sviluppo ha sempre investito».

Secondo l’Agi sarebbe in corso da parte del Ministero una verifica della vicenda e dai primi risultati parrebbe che la classifica a cui si fa riferimento sia ancora provvisoria e che l’Istituto per ora, non abbia ancora vinto niente. Peraltro, le finali per le scuole europee si svolgeranno nella città di Alicante e non a Boston che non sarebbe esattamente la stessa cosa. Ora si aspettano gli esiti definitivi della verifica ministeriale.

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