Scontri in pieno centro per la partita
«Questi non amano l’Atalanta e Bergamo»

Lo ammetto, non sono un esperto di calcio. Ma un bergamasco che non ama l’Atalanta non può dirsi bergamasco fino in fondo. E io lo nacqui.. come disse un famoso attore non proprio di queste parti.

Così, dopo anni di assenza, incuriosito dalle novità strutturali, sono tornato allo stadio, in tribuna. Fortuna ha voluto che fosse la partita vittoriosa contro la Lazio. Quindi grande spettacolo in campo e anche sugli spalti, in curva i cori dei tifosi e in tribuna le comode poltroncine da salotto a coronare il piacere della partita. Finalmente uno stadio accogliente, in tutti sensi.

Ieri ho rivisto l’Atalanta forte di qualche settimana fa, eppure l’entusiasmo si è subito spento. Non per il risultato, ma per gli scontri nelle strade di una città blindata come fosse stata colpita da un atto terroristico. Molti bergamaschi hanno pensato al peggio: sin da mezzogiorno decine di agenti ovunque e un elicottero per ore sopra il centro. Invece era tutto per controllare gli ultrà che poi si sono scatenati in atti di violenza urbana.

Ora questa città deve decidere una volta per tutte se questi facinorosi - poche decine - sono tifosi oppure no. Poiché non lo sono, vanno isolati e allontanati per sempre dagli stadi. È ormai evidente che il loro cuore non batte né per l’Atalanta né per Bergamo. Sono fermi alla passione, ma l’amore è un’altra cosa: è fuoco che scalda, non che brucia.

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