Scuola, obbligatorie le lezioni a distanza
Ma stop a Pasqua. Le novità del decreto

Pronto il decreto sulla chiusura dell’anno. A Dalmine la sperimentazione on line di scuola-lavoro avviata dall’Abb per gli istituti Paleocapa e Marconi.

La didattica a distanza non è più solo consigliata ma diventa obbligatoria: il decreto che contiene le misure in vista della chiusura dell’ anno scolastico e degli esami di Stato e di terza media, che dovrebbe essere approvato lunedì 6 aprile dal Consiglio dei ministri, prevederebbe, tra le altre, anche questa novità: la didattica a distanza dovrà essere assicurata, utilizzando strumenti informatici o tecnologici a disposizione. «In corrispondenza della sospensione - si legge nella bozza del decreto - il personale docente assicura comunque le prestazioni didattiche nelle modalità a distanza».

Durante le vacanze di Pasqua, da giovedì 9 aprile a martedì 14 aprile, e nei periodi deliberati a inizio di anno scolastico dal Consiglio di Istituto, le attività di didattica a distanza resteranno sospese. Il calendario scolastico non è stato modificato, dunque le vacanze di Pasqua sono salve, non ci sono indicazioni diverse da parte del Ministero dell’Istruzione. È fatta salva la possibilità delle scuole, data l’autonomia, che si possa decidere qualche giorno di «recupero» dei giorni di lezione persi.

Intanto la bozza del decreto che era circolata nelle ore scorse sarebbe stata oggetto di modifiche. A destare critiche era stata soprattutto la parte in cui si prevedeva che durante lo stato di emergenza il ministro dell’ Istruzione non avesse l’ obbligo di sottoporre i provvedimenti al Consiglio superiore della pubblica istruzione (Cspi).

Intervenuta ieri sera nel corso della trasmissione «Che tempo che fa» su Rai Due, la ministra Lucia Azzolina ha specificato che «non c’ è una data certa per sapere se si tornerà o meno a scuola - ha detto -, dipenderà dal virus. Ma quando si ritornerà sarà perché avremo la certezza che tutti i figli degli italiani saranno al sicuro».

Azzolina si è poi soffermata sugli esami di Stato: «Se entro il 18 maggio non si sarà rientrati - ha spiegato - l’ esame sarà fatto con un’ unica prova orale; se si sarà rientrati ci sarà una prova nazionale di italiano e una seconda prova preparata dalla singola scuola».

Scuola-lavoro con Abb Intanto sul fronte bergamasco è stato siglato un patto fra mondo produttivo e scuola per andare oltre le difficoltà del lungo stop imposto all’ attività didattica dall’ emergenza coronavirus. In particolare per quel segmento di popolazione scolastica - le classi quinte superiori - esposto più degli altri alle conseguenze della situazione attuale, visto che fra pochi mesi si troverà ad affrontare l’ esame di Stato. Protagonisti dell’ iniziativa il gruppo Abb - multinazionale che opera nel settore dell’ energia e della robotica, e che a Dalmine ha uno dei propri stabilimenti di riferimento - e due istituti tecnici superiori del territorio, l’ Itis Paleocapa di Bergamo e l’ Itis Marconi di Dalmine. Entità che già da tempo collaborano strettamente per collegare il mondo della scuola e quello del lavoro, ma che nell’ occasione sono andati oltre, trovando il modo di garantire un’ adeguata formazione online ai ragazzi costretti a casa dal rischio contagio. Così quando è risultato chiaro che la chiusura delle scuole si sarebbe protratta oltre i termini previsti dalla prima fase dell’ emergenza, i dirigenti Maurizio Chiappa (del Marconi) e Imerio Chiappa (del Paleocapa) si sono attivati per allestire con Abb un progetto di e-learning rivolto a 95 studenti dell’ ultimo anno dell’ indirizzo elettrotecnico dei due istituti. «E L’ abbiamo realizzato - spiega Paolo Perani, Strategic business development manager di Abb - mettendo a disposizione sulla nostra piattaforma materiali, in inglese e in italiano, e tecnologie normalmente riservati alla nostra formazione interna (attraverso l’ Abb academy) o ai nostri clienti».

La gestione è stata affidata a Sergio Carrara, formatore di Abb che ha avuto il compito di rendere fruibile (e interessante) per gli studenti materiale di alto livello normalmente riservato a professionisti come ingegneri o periti.

Ne è scaturita una prima lezione di due ore (sul tema delle infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici) risultata particolarmente coinvolgente sia per i ragazzi, sia per i loro docenti, a propria volta collegati on line. E un secondo appuntamento, dedicato alle cabine di media e bassa tensione e al dimensionamento delle reti per la distribuzione elettrica. Per trasformare un momento di difficoltà in un’ occasione di arricchimento che in una situazione normale, probabilmente, l’ impegno sulla routine quotidiana non avrebbe consentito di prendere in considerazione.

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