Sebino, intesa per la Guardia costiera
Balneazione non sorvegliata, ora i cartelli

Il prefetto di Brescia ha già mandato la convocazione ufficiale. L’11 settembre tutte le autorità interessate siederanno al tavolo della prefettura per discutere come avviare la procedura per far sbarcare, anche sul Sebino, la Guardia costiera.

Ci saranno rappresentanti della Regione, dell’Autorità di bacino e i sindaci del lago d’Iseo. Ma solo i sindaci bresciani. La convocazione, infatti, non è indirizzata ai primi cittadini della sponda orobica. Entro fine mese il presidente dell’ex Consorzio laghi dovrebbe incontrare il tenente di vascello Ilaria Zamarian, alla guida della Guardia costiera del Garda: «Obiettivo dell’incontro è tentare di replicare sul lago d’Iseo la procedura che ha portato a Salò la Capitaneria di porto» dice Rinaldi. Partendo da tre punti fermi: il primo, la sede. Per anticipare un possibile ostacolo, l’Autorità ha infatti già individuato una possibile sede per i militari: gli edifici regionali al porto industriale di Iseo.

Fra le novità, invece, la segnaletica destinata ai 16 comuni lacustri: l’ex consorzio laghi ha annunciato che stamperà e installerà a sue spese (almeno) 160 cartelli scritti in italiano, inglese e tedesco per segnalare la mancanza di servizio di sorveglianza sulle spiagge pubbliche.

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