Sempre più imbottigliati nel traffico:
46 minuti per 19 km su ss 42 e asse

Districarsi nel traffico sta diventando sempre più difficile per chi si muove nella Bergamasca. Ecco la lettera di un automobilista che percorre quotidianamente la strada statale 42 e l’asse interurbano da Trescore per Bergamo e viceversa. Invia anche tu il racconto delle peripezie che devi sorbirti ogni giorno per andare a lavorare scrivendo alla redazione del nostro sito internet

«Buongiorno, anche se per me non è stato esattamente un buon inizio di giornata. Si parla tanto e giustamente delle disavventure dei pendolari in treno, ma credo che bisognerebbe anche parlare dei problemi degli automobilisti. Circolare sulle nostre strade è diventato sempre più snervante con le code e il traffico che si moltiplicano. Io ogni mattina parto da Trescore Balneario, sono meno di 20 km per arrivare a Bergamo che si percorrono senza traffico in 20 minuti percorrendo la ss 42 e la ss 671, ma di mattina in meno di 40 minuti è quasi impossibile arrivare. E ormai è quasi impossibile prevedere dove sia il traffico, a parte la colonna che irrimediabilmente - come una scadenza delle tasse - si incontra prima dell’uscita per Bergamo e l’autostrada».

«Stamattina - mercoledì 18 novembre - la coda l’ho beccata addirittura all’ingresso della ss 42, non era mai successo prima. Si è proceduto a passo lentissimo per qualche km, poi la coda si è per fortuna sciolta per ripresentarsi alla deviazione per Seriate-Bergamo e l’innesto con la ss 671. Rallentamento breve, si è ripreso a viaggiare normalmente e incredibilmente la colonna prima dell’uscita per Bergamo e l’autostrada era molto meno lunga del consueto. Ma lo stupore positivo si è ben presto trasformato nella solita rassegnazione per la coda al semaforo di via Autostrada e per passare dall’imbuto di via Bonomelli che conduce al centro città. Alla fine 46 minuti per 19 km, la media fatela voi. È ormai la normalità, e il brutto tempo non è ancora arrivato e non c’è stato nessun incidente...».

Lettera firmata

© RIPRODUZIONE RISERVATA