Si appartava con un suo studente 13enne
Ai domiciliari prof d’italiano di 40 anni

Una insegnante di italiano di 40 anni agli arresti domiciliari per atti sessuali con un minorenne.

«Amore». Sulla chat di Whatsapp lei gli scriveva messaggi teneri, lui le rispondeva, innamorato: «Ti amo», «mi manchi», «ti voglio bene». Romanticherie da fidanzatini di Peynet ed era come se fidanzati lo fossero davvero. Eppure non avrebbero dovuto esserlo. Lui 13 anni, studente di terza media; lei, quasi trent’anni di più, madre separata, insegnante, la sua insegnante, in Val Seriana.

Da lunedì 18 giugno in mattinata la donna è agli arresti domiciliari su misura di custodia cautelare disposta dal gip Marina Cavalleri. L’accusa è atti sessuali con minori, aggravata dall’età del ragazzino (14 anni appena compiuti, dopo i fatti contestati) e dal ruolo educativo della donna, completamente «tradito» a causa della «totale mancanza di freni inibitori», scrive il gip nelle dieci pagine dell’ordinanza, ravvisando il pericolo di reiterazione del reato. E poco conta, per il codice penale, che il ragazzino, parte offesa, fosse consenziente.

La relazione andava avanti da mesi, con messaggi, appuntamenti, incontri nell’auto della professoressa, ma la segnalazione in Procura è arrivata un paio di settimane fa. Sul cellulare del ragazzo gli investigatori, coordinato dal pm Davide Palmieri, hanno trovato messaggi inequivocabili di lei, la conferma che i due fossero innamorati e si comportassero come «normali» fidanzati. La prof è stata sospesa. Lunedì 25 giugno se vorrà farlo, assistita dall’avvocato Roberto Giannì, potrà spiegare al giudice nell’interrogatorio di garanzia perché e come sia nata la relazione con uno studente delle medie.

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