Smog, dati pazzeschi anche nel weekend
Da lunedì divieti e multe. E le auto?

A partire da lunedì sul territorio del capoluogo entreranno in vigore le restrizioni condivise da sindaci e assessori di 111 Comuni, insieme alla Provincia, all’Atb, all’Ats (ex Asl) e all’Arpa. Mentre lo smog è alle stelle.

Quella di Bergamo è la prima amministrazione a disporre le misure antismog che resteranno in vigore fino a revoca dell’ordinanza. Un’ordinanza lampo, già abbozzata venerdì nelle sue premesse e completata all’indomani mattina del lungo confronto che si è concluso in via Tasso alle 21 di venerdì. Nell’incontro gli amministratori hanno profondamente modificato la prima bozza del protocollo, rinviando alla seconda fase di allerta le misure sul traffico, che saranno decise di volta in volta, e prevedendo quelle ad applicazione automatica che interessano principalmente la combustione della legna. Indicazioni che hanno trovato l’unanimità, come anche la necessità di mettere a punto immediatamente un elenco di interventi visto il ripresentarsi, nell’arco di un mese, di un nuovo periodo di polveri sottili alle stelle.

Dopo le settimane di allarme tra Natale e Capodanno, anche gennaio non è proseguito nei migliori dei modi, con i livelli di Pm10 che hanno superato i limiti di legge ogni giorno dal 20 gennaio e con un picco registrato a fine mese. Quasi tre volte il limite di legge di 50 microgrammi per metro cubi. Basta analizzare i dati dell’Arpa del 30 gennaio: pm10 a 170 milligrammi per metro cubo in via Garibaldi a Bergamo, 146 a Dalmine, 138 a Filago, 128 a Lallio e addirittura 264 a Osio Sotto con Treviglio che tocca i 239; 113 a Calusco.

Questi valori elevati e le previsioni di accumulo degli inquinanti per i prossimi giorni emessi dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, hanno indotto il Comune di Bergamo ad attivare immediatamente le disposizioni.

Da lunedì, quindi, sul territorio di Bergamo sarà vietato l’utilizzo di apparecchi per il riscaldamento a legna o pellet, qualunque sia la loro tipologia o il loro rendimento (restrizione che non si applica alle abitazioni che non dispongono di altra forma di riscaldamento) e l’accensione di fuochi o bracieri all’aperto. Otre a ciò, si dovrà ridurre la durata di attivazione del riscaldamento a un massimo di dodici ore giornaliere, abbassare da 20 a 19 gradi le temperature degli edifici che dovranno tenere le porte chiuse, con particolare riferimento ai negozi.

Esclusi dal provvedimento ospedali, cliniche o case di cura, piscine e saune; scuole materne o asili nido; attività industriali e artigianali nei casi in cui ostino esigenze tecnologiche o di produzione. Le disposizioni resteranno in vigore fino alla data di revoca dell’ordinanza. La polizia locale e le altre forze di polizia cittadine saranno chiamate a far rispettare le disposizioni previste e il mancato rispetto delle limitazioni imposte comporterà l’applicazione della sanzione amministrativa di 100 euro.

Ulteriori provvedimenti, in particolare riguardanti la circolazione delle auto, potrebbero scattare nei prossimi giorni, se perdureranno gli sforamenti delle polveri sottili.

© RIPRODUZIONE RISERVATA