Smog, ora si cercano soluzioni
senza aspettare sempre l’emergenza

La creazione di un tavolo permanente sul tema dell’inquinamento atmosferico, che consenta di mettere in atto misure di prevenzione senza attendere l’emergenza.

È uno degli impegni di cui la Provincia si è fatta carico per contribuire a contenere l’inquinamento da Pm10. La decisione è arrivata lunedì pomeriggio: allo spazio Viterbi di via Tasso il vicepresidente della provincia Jonathan Lobati ha incontrato i 37 sindaci dell’area critica per un confronto circa gli alti livelli di polveri sottili che si sono verificati nelle ultime settimane nel capoluogo e nelle aree limitrofe. La soluzione dovrebbe arrivare in una settimana.

«La nuova Provincia è la Provincia dei sindaci - ha detto Lobati: ci teniamo a trovare una soluzione condivisa per essere preparati al verificarsi di condizioni come quelle dei giorni scorsi» .

L’intenzione di via Tasso è infatti quella di convocare i sindaci con cadenza regolare e di creare un gruppo di lavoro tecnico che definisca un protocollo operativo.

«È un bene che la Provincia prenda in mano la situazione - ha detto nel suo intervento il sindaco di Bergamo Giorgio Gori - perché la città da sola non può fare da coordinamento e alcune misure adatte alla città, come le targhe alterne, risultano difficilmente praticabili in altri Comuni».

Gori ha portato alcune proposte tra cui la previsione di alcune misure antismog che possano scattare automaticamente ogni qual volta i livelli di PM10 dovessero superare il limite per un numero stabilito di giorni consecutivi.

Gli amministratori che sono intervenuti hanno sottolineato l’importanza di misure che siano coordinate, e la necessità di affiancare alle restrizioni un’adeguata campagna di informazione e sensibilizzazione dei cittadini.

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